Melbourne, solo in sette al traguardo. Trionfa Hamilton nella prima del 2008

domenica 16 marzo 2008 · Gran Premi
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Gli sfugge solo il giro più veloce che finisce a Kovalainen per una manciata di millesimi. Per tutto il resto, il Gran Premio d’Australia, la prima corsa del 2008, porta la firma di Lewis Hamilton. Primo in qualifica e primo anche sotto la bandiera a scacchi: “Mi è sembrato un po’ come in Canada nel 2007, quando ho vinto la mia prima gara”.

Anche allora la Ferrari aveva clamorosamente steccato, anche allora le macchine uscivano una dietro l’altra. E anche allora la McLaren aveva azzeccato la strategia: “Lewis non ha commesso il minimo errore e, da parte nostra – riconosce Ron Dennis – tatticamente abbiamo anticipato le soste quando c’era il rischio di una possibile neutralizzazione”.

Dennis si rammarica solo per non essere stato in grado di portare anche Kovalainen sul podio: “Volevamo che facesse almeno un altro giro prima del secondo pit-stop, per avere la certezza di conservare la posizione su Heidfeld, ma l’uscita della safety car gli è costata cara”.

Kovalainen si ritrova in piena bagarre con Alonso, lo incalza e lo supera, ma nel ripulirsi la visiera aziona involontariamente il limitatore di velocità. E Fernando ne approfitta per il quarto posto: “Servirà a farci trovare confidenza per il resto della stagione, per questo credo che possiamo ritenerci soddisfatti. Abbiamo saputo trarre vantaggio da tante situazioni strane, gli incidenti, i guasti”.

Appunto. I guai e le disattenzioni degli altri, che trasformano il primo round del 2008 in una corsa a eliminazione: su 22 partenti ne giungono sette al traguardo, mai così pochi dal bagnatissimo Gran Premio del Belgio del 1998. Con la differenza che all’Albert Park non c’è voluta neanche la pioggia per decimare l’esercito.

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