25 cavalli in 5 mesi: la Ferrari aggira il congelamento dei motori?

giovedì 15 maggio 2008 · Tecnica
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Il sospetto resta confinato alle pagine tedesche di Auto Motor und Sport: con il consenso della Federazione, e “utilizzando come pretesto la risoluzione di presunti problemi di affidabilità”, la Ferrari sarebbe riuscita a guadagnare 25 cavalli in 5 mesi, tra la fine del campionato 2007 e l’inizio di quello 2008, aggirando le norme sul congelamento dei motori.

Ad alimentare le polemiche è l’ambiguità del regolamento tecnico: nuovi componenti si possono introdurre se si riesce a dimostrare che quelli precedenti peccano in affidabilità o sono troppo costosi da produrre. A patto comunque che le modifiche non migliorino la potenza.

La Scuderia conferma che effettivamente qualcosa nel V8 è cambiato, ma attribuisce i progressi alla collaborazione con la Shell nella revisione del sistema di pompaggio dell’olio.

Non si scompone Mario Theissen della BMW: “Il congelamento dei propulsori non lascia tanto margine. Non posso giudicare se uno sviluppo è stato attuato per incrementare le prestazioni, però presumo che siano state seguite le normali procedure”.

Ma forse, proprio dalla BMW è partito il timore di attività illecite: chi protesta, scrive lastampa.it, “usa un vecchio sistema della Formula 1, mettere in giro una voce sperando che dal dubbio si passi a un supplemento d’inchiesta”.

Se nel paddock nessuno si arrabbia un motivo c’è. Anche Mercedes, Renault e Toyota pare abbiano usato la scusa dell’affidabilità per guadagnare potenza e mantenere il bollino d’approvazione della FIA. Per cui non hanno intenzione alcuna di chiedere accertamenti.

Bmw, Ferrari, Fia, Renault, Shell, Toyota,