Melbourne, la Fia squalifica la McLaren: Hamilton è incastrato dalla prova radio

giovedì 2 aprile 2009 · Gran Premi
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“Giustizia è fatta”. Lo dice con soddisfazione Jarno Trulli, dopo aver appreso che il podio di Melbourne è definitivamente suo: “Devo ringraziare la FIA, perché di solito non tornano su fatti che hanno già esaminato”. I “fatti” a cui fa riferimento risalgono alle ultime fasi del Gran Premio d’Australia.

In regime di safety car Trulli arriva largo alla penultima curva e Hamilton si prende il terzo posto. Poi però Jarno torna davanti. E il nocciolo della questione sta proprio qui.

A Speed TV, finita la corsa, Lewis spiega: “Lui è andato largo sull’erba e ho pensato che avesse gomme fredde. Ho rallentato più che potevo, ma poi ho dovuto per forza passarlo. Solo dopo mi hanno detto di lasciarlo andare, ma sinceramente non so quale sia la regola. Credo però che il terzo posto fosse mio”.

Infatti Lewis non ha torto: il terzo posto era suo. E c’è un precedente illustre a confermarlo. Magny-Cours 2002: Raikkonen va largo su una macchia d’olio, Schumacher lo infila nonostante le bandiere gialle già esposte per lo stop di McNish e va a vincere. Tutto ok per la FIA, perché il sorpasso è “autorizzato” dall’errore dell’avversario. Come nel caso di Hamilton e Trulli.

Solo che nel dubbio la McLaren a Melbourne preferisce restituire la posizione a Jarno. Che spiega: “Lewis ha improvvisamente rallentato fra la curva 4 e la curva 5 e si è messo sul lato destro, quando invece doveva stare a sinistra”.

Un chiaro segnale di via libera. Ma Hamilton non ne parla ai commissari dell’Albert Park. Lascia intendere che sia stato Trulli a forzare il sorpasso e che per questo meritasse la retrocessione.

Lo tradisce la radio, come la prova tv incastra i calciatori: le registrazioni dimostrano che il colloquio con il muretto c’è stato. E che Jarno è passato perché Lewis gli ha agevolato il recupero.

Il comunicato della Federazione è chiarissimo: “Avendo analizzato nuovi elementi, si ritiene che Hamilton e la McLaren abbiano deliberatamente fornito prove fuorvianti”. Il provvedimento è pesante: squalifica del team. Significa che nemmeno Kovalainen (comunque ritirato) avrebbe avuto eventualmente diritto ai punti.

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