Shanghai saluta la prima doppietta della Red Bull: vince Vettel su Webber

domenica 19 aprile 2009 · Gran Premi
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Ruggiva Christian Horner dopo la pole di Vettel e il terzo tempo di Webber: “Il meglio dovete ancora vederlo”.

Il meglio adesso s’è visto: Red Bull mette tutti in riga, centra la prima doppietta della sua storia. E dimostra che nel 2009 si può vincere anche senza i diffusori double-decker della Brawn.

Horner è convinto: “Avremmo vinto anche senza la pioggia”. Gli altri, insomma, d’ora in poi non hanno più scuse. Perché la RB4 non ha né il kers né il doppio profilo estrattore, eppure è un progetto che funziona, grazie soprattutto all’intuizione di Adrian Newey che per adeguarsi ai nuovi regolamenti è andato in soffitta a recuperare un concetto tecnico che faceva scuola venti anni fa, retrotreno basso e sospensioni posteriori pull-rod.

Proprio Newey è il grande assente nel paddock a Shanghai. La sentenza della Corte d’Appello sulla legalità dei diffusori lo inchioda mercoledì mattina mentre è già pronto con le valigie a imbarcarsi per la Cina. Invece resta a Milton Keynes, a studiare un sistema che presto può rendere la RB4 ancora più forte.

Parla Horner a suo nome: “La macchina è già ottima nelle curve veloci perché ha un pacchetto aerodinamico straordinario. Con regole più chiare adesso ci saranno anche degli step evolutivi”. Ovvero, il diffusore doppio che non è più fuorilegge e che, comunque, per ragioni di progettazione e produzione dei nuovi componenti, non può arrivare prima di Monaco.

Ad ogni modo, le novità nel frattempo possono riguardare il semiasse, che sabato ha messo Vettel nei guai. Seb rivela: “Non eravamo sicuri di farcela, invece nella notte abbiamo risolto il problema. Questo rende l’idea della qualità del nostro team”.

E preoccupa non poco il paddock, prima di tutto Ross Brawn, ma chiunque altro sperava che il 2009 fosse l’anno buono.

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