La FIA risparmia la McLaren: squalifica sì, ma con la condizionale

giovedì 30 aprile 2009 · Dal paddock
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Poche ore di camera di consiglio per decidere che per la falsa testimonianza di Hamilton in Australia, la McLaren pagherà con tre gare di squalifica, ma potrà beneficiare della condizionale, con sospensione della pena per un anno. Praticamente il team se la cava con la grazia.

Scrive la FIA: “Per il modo onesto in cui Martin Whitmarsh si è presentato al Consiglio Mondiale e per il cambio di atteggiamento che ci ha assicurato, la sospensione della pena è una decisione appropriata”.

Whitmarsh in sostanza si è cosparso il capo di cenere, si è limitato ad ascoltare le imputazioni e non ha osato ribattere: “Sappiamo che abbiamo commesso degli errori in Australia, mi sono scusato ancora una volta per quello che è successo”.

E in futuro? “Per evitare che si ripetano circostanze simili – promette il team – abbiamo già preso le misure necessarie”. Allontanando Dave Ryan, il capro espiatorio che a Melbourne aveva istigato Hamilton alla menzogna.

Il resto l’hanno fatto indirettamente i vertici della Mercedes, con voci diffuse a regola d’arte, con la minaccia velata di ridiscutere l’impegno con McLaren nell’eventualità di forti sanzioni. E pur di non perdere un costruttore di peso, evidentemente a Parigi non si è calcata la mano.

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