Belgio, si rilancia la Ferrari. E Fisichella dà il podio a Force India

domenica 30 agosto 2009 · Gran Premi
tempo di lettura: 2 minuti

Briatore continua a considerarlo “un campionato falsato” per via della bega sui diffusori, ma il dato di fatto è che gara dopo gara il 2009 porta sorprese su sorprese alla voce delle statistiche: per trovare 6 vincitori diversi in sei gare consecutive bisogna andare indietro di un decennio, quando a spartirsi i successi fra settembre ‘99 e marzo 2000 erano stati Coulthard, Frentzen, Herbert, Irvine, Hakkinen e Schumacher.

Il dato principale è che il Belgio nel 2009 fa registrare il ritorno vincente di Raikkonen, a un anno e mezzo dal Gran Premio di Spagna del 2008, quando Kimi era ancora un pilota in corsa per il Titolo e la Ferrari contendeva l’iride alla McLaren.

Oggi invece quello di Spa è appena il primo successo della stagione per la Scuderia, Kimi non è in corsa per niente e l’iride è fuori discussione  per la Ferrari quanto per la McLaren.

Ma per Stefano Domenicali la vittoria è una liberazione: “Ho festeggiato al muretto e sul podio. Di solito cerco sempre di mantenere la calma perché ritengo che sia l’atteggiamento più giusto, ma questa è stata una vittoria speciale che ha significato tanto per noi. E la festeggeremo fino a sera. Però è dalla Germania che siamo sempre sul podio e questo è un fattore fondamentale. Rispetto agli altri abbiamo raccolto un bel po’ di punti”.

A Raikkonen il trionfo, a Fisichella la gloria per la pole e un secondo posto che vale oro e ovazioni. Ma a Giancarlo un po’ di rammarico resta: “Dopo l’uscita della safety car, nelle prime fasi della gara, Kimi mi ha passato solo grazie al kers. Io ero più veloce di lui, ma senza kers non c’era modo di essere abbastanza veloce sui rettilinei. Avevamo esattamente la stessa strategia e ho tenuto il suo stesso ritmo quando le seguivo”.

Tutto vero: stessa strategia che vuol dire pit-stop simultanei, al giro 14 e al giro 31, senza chance di sorpasso in pit-lane; stesso ritmo che vuol dire invece meno di un decimo di differenza nella tabella dei giri veloci e distacco quasi sempre sotto i 2 secondi, meno di 1 secondo prima dell’ultimo rifornimento e fin sotto la bandiera a scacchi.

Insomma la corsa di Spa conferma che da quando la stampa lo ha messo in cima alla lista dei candidati per prendere il volante della Ferrari dopo il fallimento imbarazzante di Badoer, Fisico s’è scosso. Grazie anche a una Force India in versione evoluzione malgrado i guai finanziari. E se è vero che Vijay Mallya è in cattive acque, la cessione di Fisichella a Maranello può essere l’ancora di salvezza per rinnovare l’iscrizione al Mondiale.

Domenicali, Ferrari, Fisichella, Force India, Mallya, Raikkonen, Spa,