Test a Jerez sotto l’acqua: Ferrari “affidabile”, Virgin perde pezzi

sabato 13 febbraio 2010 · Test
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Restano tutti a Jerez nonostante l’allerta meteo. Evidentemente perché ormai anche i big vanno al risparmio e fanno economia sulle trasferte. Nell’età dell’oro se ne sarebbero andati sotto il sole perenne del Bahrain (a meno di non incappare in una tempesta di sabbia come nel 2009). Stavolta no. E va a finire che la Red Bull battezza la RB6 sul bagnato.

“È impossibile trarre conclusioni. Credo – dice Chris Horner – che neppure gli altri abbiano capito più di tanto in queste condizioni“.

Il miglior tempo, dopo 4 giorni di test flagellati dal maltempo, è di Hamilton: “Si, ma ci vuole un buon test sull’asciutto – avverte Lewis – per capire veramente a che punto siamo noi e a che punto sono gli altri”.

Fernando Alonso invece per la prima volta si sbilancia e somma le indicazioni di Jerez a quelle del primo test della F10 a Valencia: “Abbiamo voluto testare la robustezza di motore, freni, cambio e di tutto quello che potrebbe rompersi. Il risultato è stato soddisfacente. Finora la cosa che più mi è piaciuta di questa Ferrari è proprio l’affidabilità“.

Da quando ha esordito, la F10 si è fermata una volta sola: all’ingresso della pit-lane, sabato mattina nell’ultima giornata di test, quando in pista c’era Felipe Massa.

I tecnici del Cavallino rispondono che è un guasto “di scarsa importanza”, dovrebbe trattarsi di una verifica di pescaggio della benzina. E anche Massa è tranquillo: “Non mi preoccupo minimamente, perché sappiamo benissimo che cosa ha determinato lo stop”.

I guai piuttosto sono quelli della Virgin che in pieno rettilineo perde pezzi dall’alettone anteriore. Glock minimizza: “Sono problemi che ci possono stare, siamo una squadra nuova”. Ma non è un bel modo di presentarsi al paddock.

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