FIA, Mosley prepara il golpe. Fonti anonime: “Bisogna fermare Todt”

martedì 26 ottobre 2010 · Politica
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Ha più vite di un gatto. È come quei cattivi dei film di paura che non muoiono mai perché c’è sempre un sequel. Il 5 novembre, all’assemblea generale della FIA, Max Mosley proverà a bloccare la riforma dello statuto federale. L’indiscrezione in esclusiva mondiale è di 422race.com: circola un fax con cinque o sei punti di obiezioni da presentare al conclave contro la ristrutturazione offerta da Jean Todt.

Quello di Mosley è più che altro potere indiretto, perché al di là della carica che gli è rimasta in Senato, l’anno scorso in campagna elettorale spinse Todt per mantenere a Parigi un paio di pedine di fiducia. Quelle che adesso possono rovesciare la poltrona e favorire il colpo di stato.

E magari è una di queste che – restando anonima – scrive a pitpass.com: “Jean Todt sta cercando di modificare gli statuti per controllare completamente la Federazione. (…) Bisogna fermarlo ora”.

Da fine agosto circola un’email di David Smith ai membri della federazioni nazionali. David Smith non esiste, però dà l’impressione di sapere un po’ di cose: “La FIA sta valutando la riforma dei processi decisionali. (…) Le proposte centralizzano la Federazione in un modo mai immaginato”. Quasi che fosse democratica invece la FIA di Mosley.

L’email di Smith arriva anche a Todt. Che da Parigi conferma che effettivamente una riforma è al vaglio: “Ma non si aggiunge nessun potere al presidente. Anzi si rafforzano quelli del Senato e del Consiglio Mondiale”.

Pitpass ha provato a sentire che si dice in giro. E ha scoperto questo: “Mosley non solo si è pentito di aver appoggiato la candidatura di Todt nelle elezioni. Si è perfino scusato con Bernie Ecclestone”. Il caso si fa serio.

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