Più paghi più corri, la Formula 1 cerca soldi: “Mai come quest’anno”

venerdì 26 novembre 2010 · Mercato
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Sono i giorni in cui la Formula 1 organizza lo schieramento per l’anno nuovo. Cerca un posto fisso anche Christian Klien che nel 2010 ha guidato tre volte con l’Hispania. Racconta: “Non esistono garanzie. L’abbiamo visto con Nico Hulkenberg che ha fatto un esordio eccellente, ha fatto anche la pole position al Gran Premio del Brasile. Eppure ha ancora bisogno della spinta”.

Una volta bastava la nazionalità: “Avevi chance se eri inglese, francese o italiano. Adesso – va avanti Klien – arrivano piloti da ogni area del mondo, dalla Russia, dall’India, dal Sud Est asiatico, presto forse anche dalla Corea e dalla Cina. Quindi le chance matematicamente si abbassano. Chiunque abbia un governo oppure una compagnia petrolifera alle spalle ha le possibilità più alte di correre nel 2011”.

Il riferimento, nemmeno tanto velato, è ai finanziamenti che può garantire il governo di Caracas per far correre Pastor Maldonado. Ma nel 1991 era un pilota con la valigia anche Michael Schumacher che portò 200 mila dollari a Eddie Jordan per comprarsi il debutto in Belgio.

Fa notare Klien: “Il fattore economico negli ultimi due anni è diventato sempre più importante. Perfino un nome grosso come quello di Raikkonen ha bisogno di sponsor per continuare a fare rally”.

È uno sfogo che segue di pochi giorni quello di Pedro de la Rosa: “L’anno che sta arrivando – aveva detto Pedro ad Autosport – sarà uno dei peggiori per come le squadre stanno cercando di vendere un sedile”.

Jose Carabante, che all’inizio dell’anno ha comprato l’ex Campos e l’ha trasformata in HRT, conferma: “Senza soldi non c’è posto”. Per guidare in HRT servono fra gli 8 e i 10 milioni di euro.

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