Ford fa causa alla Ferrari: la F150 diventa “Ferrari F150th Italia”

venerdì 11 febbraio 2011 · Fuori tema
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Una si chiama F150, è la rossa che la Ferrari ha presentato il 28 gennaio per il Mondiale 2011 di Formula 1. L’altra si chiama F-150, col trattino, ed è il pick-up di sesta generazione che la Ford produce dal 1975. Ne è nata una controversia perché secondo la Ford “la Ferrari si è appropriata indebitamente del marchio F-150” e ha cercato “di trarre profitto dalla reputazione che Ford ha sviluppato intorno alla denominazione”.

Citando la legge contro il cybersquatting – cioè l’appropriazione di indirizzi web corrispondenti a marchi altrui per fini di lucro sul trasferimento del dominio – Ford ha chiesto un indennizzo di 100 mila dollari.

In risposta alle accuse dall’America, la scuderia del Cavallino giovedì pomeriggio ha ricordato che l’idea della sigla F150 era venuta a Montezemolo per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia. Perciò da Maranello aggiungono pure che non si può “confondere la propria monoposto con un qualsiasi veicolo di tipo commerciale”. Anche perché “non ci sarà una produzione di serie”.

Giustificazioni naturali che comunque la Ferrari ha espresso solamente quando s’è sparsa la voce che Ford si fosse rivolta alla Corte Federale di Detroit per depositare ufficialmente il reclamo. Dagli USA un portavoce della Ford sottolinea: “Quando la Ferrari ha annunciato il nome dell’auto (il 25 gennaio, ndr) è stato chiesto di modificarne la denominazione, ma non è giunta risposta in modo tempestivo. Non avevamo altra scelta se non quella di intraprendere un’azione legale per proteggere il marchio e i diritti”.

In ogni caso, pur in buona fede, a Maranello non erano così convinti di vincere la causa. Ecco perché alla fine la Ferrari ha deciso che da oggi in poi la F150 si chiamerà “Ferrari F150th Italia” che secondo una nota della Scuderia non è altro che “la denominazione completa” del modello.

Insomma un nome all’inglese per una macchina che invece omaggia l’Italia. E un nome che comunque non era mai comparso sul sito della Ferrari prima della revisione integrale dei post in archivio.

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