Red Bull, quel mistero sul kers: versione “start only”, più leggero e più pratico

martedì 29 marzo 2011 · Tecnica
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Quasi 8 decimi rifilati a Hamilton in P2 senza mai toccare il bottone del kers. Dove poteva arrivare Vettel in qualifica con il recupero di energia? “Ci avrebbe dato un distacco di 1.3. E quindi – dice Hamilton – non è normale”.

Il paddock fino a domenica sera si è domandato perché la Red Bull per tutto il week-end non avesse mai fatto ricorso al kers. Vettel coi giornalisti schivava l’argomento e rispondeva per stringhe: “Non l’abbiamo usato perché non era carico a dovere”. E Webber: “La ragione ce la teniamo per noi”. Vago anche Chris Horner: “Se facciamo una cosa, c’è sempre un motivo”.

Alla fine, prima di lasciare la pista il team ha fatto luce sulla questione: “Venerdì avevamo cominciato a provare il kers, poi – ha fatto sapere Horner alla BBC – l’abbiamo tolto per questioni di affidabilità”.

Nel frattempo, per svelare il mistero la stampa si era messa in moto scoprendo qualcosa che comunque si basa su indiscrezioni abbastanza certe: la RB7 monta un kers in versione “start-only”, che si carica nel giro di ricognizione e si impiega solo alla partenza. È più leggero, utilizza una batteria più piccola e non richiede nemmeno un sistema di raffreddamento complesso. Quindi è anche più semplice da alloggiare nell’abitacolo.

Perché malgrado l’aumento del peso minimo da 620 a 640 chili, il posizionamento di un sistema di ricarica standard – come ce l’hanno gli altri team – resta una sfida: “Il rischio – aveva detto Adrian Newey a febbraio – è di compromettere l’aerodinamica e abbattere i benefici del recupero di energia”. Cioè: il bilanciamento perfetto premia più di qualsiasi dispositivo tecnico.

Newey in quell’intervista, tra le righe già anticipava la strada che Red Bull avrebbe intrapreso sul kers: “Una cosa che è venuta chiaramente fuori nel 2009 è che il kers alla partenza è importante. All’epoca ce la giocavamo con le Brawn che nemmeno lo montavano. Ma quest’anno col recupero di energia correranno McLaren, Ferrari e Mercedes. E saranno tutte competitive”.

Il team di Mateschitz nel 2009 aveva cominciato la sperimentazione e poi l’aveva interrotta senza mai impiegare il kers in gara: “Invece nel 2011 non usarlo significa avere problemi alla partenza, anche se la prestazione in qualifica è notevole”.

Di qui l’idea per una soluzione non convenzionale che gli altri stanno già guardando con interesse. E che Newey ancora una volta è stato il primo a intuire.

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