Sepang, la pista che invecchia: nessun restyling dal ’99. Ecclestone: “Non va”

lunedì 4 aprile 2011 · Dal paddock
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In ordine cronologico è la pista che ha aperto la strada alla proliferazione dei circuiti di Hermann Tilke. A Sepang la Formula 1 corre ininterrottamente dal 1999. Ci torna domenica per l’edizione numero 13 del Gran Premio di Malesia. Dice Button: “Era uno dei circuiti di nuova generazione. Adesso è uno di quelli che meglio è invecchiato”. 

Sepang dal giorno dell’inaugurazione non ha mai affrontato la ristrutturazione. Una volta era lo standard per le new-entry, adesso “ha perso lustro”. Lo ammette Razlan Razali, il responsabile dell’autodromo: al governo malese aveva chiesto 59 milioni di dollari per il rilancio delle strutture. Non ha mai ricevuto risposta. 

Il fatto curioso è che nel 2009 quando Fernandes ottenne dalla FIA il pass per l’accesso in griglia della nuova Lotus, per Sepang il governo aveva promesso non solo il rimodernamento, ma anche un parco tecnologico che nel tempo diventasse la base del team. E invece niente. 

L’ha detto anche Bernie Ecclestone: “Comincia a essere un po’ trasandato come circuito. Ci sono calcinacci un po’ dovunque e non è un buon segno per la Malesia”. Ha bisogno di un intervento anche la tribuna principale dove la pioggia si infiltra sotto gli ombrelli giganti che richiamano l’ibiscus. 

“Il circuito – spiega Razali – è stato costruito a tempo record. Sfortunatamente sono state prese delle scorciatoie e c’è stata poca manutenzione”. E poi: “Avere Singapore a due passi non ci aiuta. Il nostro avversario principale comunque è la televisione perché tanta gente preferisce guardare la gara nel comfort di casa”. 

Il botteghino ne risente: l’anno scorso l’affluenza totale era stata di 97 mila persone nell’arco del week-end, in media poco più di 30 mila nei tre giorni dell’evento. La capienza complessiva invece è di 130 mila posti. A Sepang però una carta devono ancora giocarsela: la gara in notturna. “Potrebbe servire a portare più gente”. L’impianto elettrico c’è già. Lo volle Ecclestone già nel 1999. Non è detto che sia a posto.

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