Motori turbo, sei cilindri anziché quattro. E la rivoluzione è rinviata al 2014

lunedì 27 giugno 2011 · Regolamenti
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Si va avanti con questi motori fino a tutto il 2013. Per cui la rivoluzione verde della FIA è rinviata al 2014. Il primo progetto prevedeva di scendere da otto a quattro cilindri entro due anni secondo il piano di riduzione dei consumi varato a dicembre dal Consiglio Mondiale. Il che significava cominciare a sviluppare i nuovi propulsori secondo tabelle di marcia che le squadre hanno ritenuto troppo serrate.

Ferrari e Mercedes avevano fatto ostruzione da subito. Poi per strada avevano trovato il sostegno anche di Cosworth. Renault invece era a favore delle nuove norme e al banco stava già provando le unità nuove, disposta al compromesso purché si decidesse in fretta.

Jean Todt a maggio aveva puntato i piedi perché il provvedimento a suo tempo era stato votato all’unanimità, “anche con il consenso della Ferrari”. Poi nel paddock è partito il braccio di ferro. In Canada diceva Domenicali: “Bisogna considerare gli investimenti che comporta un nuovo progetto. Molte cose sono cambiate in un paio di mesi”.

Anche Ecclestone era contrario al passaggio a quattro cilindri. E c’è lui dietro la convocazione delle squadre per impostare la linea d’azione in risposta alla FIA, giocando sulla modalità di approvazione del nuovo regolamento perché a dicembre il Consiglio Mondiale aveva scavalcato la Commissione F1.

Alla fine, Todt che già attraversa un periodo delicato del mandato, non ha avuto il peso politico per opporsi alla FOTA. E prima di Valencia ha lasciato trapelare che avrebbe rivisto le regole se ci fosse stato il consenso unanime delle squadre. Le quali si sono incontrate trovando una via di mezzo: sei cilindri turbo che riducono comunque i consumi come pretendeva la FIA e che per architettura sono più vicini ai V8 in vigore dal 2008. La cilindrata però resta a 1600, quella che aveva imposto la Fia per i 4 cilindri in linea.

“Con questa decisione – spiegava Brawn a Valencia – ci avviciniamo alla tecnologia che verrà impiegata nelle auto di serie, per cui non è escluso che qualche nuovo costruttore possa scegliere di entrare. Continuando con i V8 non avremmo destato il loro interesse”.

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