Professione fotografo… in Formula 1: cinque domande a Peter Nygaard

domenica 18 dicembre 2011 · Esclusive
tempo di lettura: 2 minuti

Ai tempi dell’Università trascorreva le vacanze in pista per vendere le foto alla stampa locale. Oggi ha una laurea in legge e un’agenzia fotografica tutta sua. Ma è anche commentatore sportivo e scrittore: “È tutto così intenso. Le gare qua, là. Dappertutto”.

F1WEB: Da quando ha cominciato a lavorare in Formula 1, com’è cambiato l’approccio dei media?

Peter Nygaard: Ho cominciato nel 1982, quando ancora si usavano le pellicole. Poi è cominciata l’era digitale e abbiamo pensato che sarebbe stato tutto più facile e che il carico di lavoro sarebbe diminuito. Ci sbagliavamo, perché una volta si mettevano i rullini nella valigia e si sviluppano a casa il lunedì. E le sere durante il week-end di gara ci potevamo rilassare e fare vita sociale. Nell’era digitale dobbiamo modificare e caricare le foto fino a notte fonda, ogni giorno.

F1WEB: Un week-end di gara comincia il giovedì e finisce domenica sera. Qual è il  momento migliore per scattare una foto?

PN: La partenza. C’è un sacco di adrenalina, per piloti e fotografi.

F1WEB: Quante foto avrà scattato finora in carriera?

PN: E chi le conta più 😉 Milioni!

F1WEB: Si è mai perso una foto che avrebbe voluto scattare?

PN: Mi sarebbe piaciuto lavorare in Formula 1 negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta, quando i circuiti erano più spettacolari e l’accesso meno riservato. Però all’epoca era anche più pericoloso. Per piloti e fotografi.

F1WEB: Qual è la foto che ama di più?

Chi aspira a una lunga carriera in Formula 1 sa che è importante mantenere la motivazione sempre ai livelli più alti. Quindi la risposta è: la prossima foto!