Da costruttore totale a motorista di maggioranza: così Renault sta cambiando assetto

martedì 20 dicembre 2011 · Politica
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Già ha ridimensionato l’impegno quando ha venduto a Lotus Cars e si è concentrata sui motori. Nel 2012 il nuovo assetto del team alleggerisce ulteriormente la partecipazione della Renault nella dirigenza. E anche in termini economici significa che la Régie è coinvolta meno che in passato.

Le motivazioni sono chiaramente finanziarie: Renault ha speso tra 250 e 280 milioni di dollari recuperandone non più di 100 da sponsorizzazioni e diritti televisivi nel 2009, l’ultimo anno in cui ha avuto la maggioranza delle quote del team. Nel 2011, quando ha fornito i motori a tre squadre, ha investito 120 milioni e ne ha recuperati la metà.

“Per 60 milioni – spiega Jean Francois Caubet – si può avere una grossa esposizione mondiale”. Anche perché finché vince la Red Bull, ci fa bella figura anche Renault che motorizza Vettel.

“Quando controlli una squadra – dice Caubet al Financial Times – devi vincere. E se non vinci il costo è alto. Se c’è una crisi le sponsorizzazioni si fermano com’è successo per BMW, Toyota e Honda. Se sei un costruttore sei obbligato a vincere. Se non vinci, il consiglio d’amministratore ti pone delle domande”.

Perciò Renault adesso ha meno pressioni. Anzi nel 2012 esposizione del logo e ritorno economico sono destinati a crescere dal momento che nel pool della casa francese entra – meglio: ritorna – anche la Williams.

In totale fanno quattro squadre, con Red Bull, Lotus e Caterham che già componevano il parterre. Ferrari e Mercedes ne hanno tre per ciascuna, Cosworth due. Per cui la Régie diventa il fornitore di maggioranza della griglia e si guadagna una posizione politica più vantaggiosa. Per muovere meglio anche le contrattazioni sui regolamenti tecnici dopo la battaglia che ha perso a giugno sui quattro cilindri.

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