Ecclestone, Ferrari e Red Bull: il ménage-à-trois che abbatte la FOTA

martedì 10 gennaio 2012 · Politica
tempo di lettura: 2 minuti

Secondo una clausola del Patto della Concordia che scade alla fine del 2012, Bernie Ecclestone si impegnava a non formulare offerte di rinnovo prima di gennaio. Le squadre da parte loro nel frattempo dovevano stabilire una linea comune internamente alla FOTA.

Per non trovarsi impreparata, l’associazione dei team in estate aveva nominato DV Advisory Partners e International Management Group per la consulenza nella negoziazione con CVC.

“Noi – aveva detto Martin Whitmarsh – non siamo uomini d’affari, ma gente del mondo delle corse, quindi è normale che ci si affidi a degli esperti per studiare nuovi modelli di business”.

La negoziazione è complessa. A giugno Frank Williams su F1 Racing faceva notare un aspetto: “Ci stiamo domandando se è meglio che la Formula 1 sia di proprietà di una banca (qual è CVC, ndr) o da un gruppo mediatico come News Corp (che sta valutando un’offerta in cui è coinvolta anche la Ferrari, ndr). Non è una risposta facile. Se una compagnia di media compra la Formula 1, lo sport potrebbe avere meno copertura su altri media. Se a comprarla è una banca, il problema può venire dal modo in cui venderà lo sport”.

DV Advisory e IMG si sono presi due mesi di tempo per le valutazioni, mentre la FOTA si è spaccata con l’uscita di Ferrari e Red Bull che adesso discutono in autonomia il rinnovo della Concordia con Ecclestone. La pretesa: condizioni finanziarie individuali più favorevoli rispetto a quelle che stavano preparandosi a chiedere le altre squadre in fronte compatto.

Ecclestone tratta il ménage-à-trois perché è più furbo di tutti e abbatte quello che resta della FOTA. L’aspetto meno elegante è che Ferrari e Red Bull si sono mosse prima di gennaio. E secondo la stampa tedesca, le prime trattative private tra Bernie, la scuderia del Cavallino e quella del toro risalgono al mese di novembre. Quindi sono anche precedenti alla notifica di abbandono della FOTA e alle motivazioni artefatte che Maranello aveva addotto per giustificare l’uscita.

Ecclestone, Ferrari, Fota, Red Bull, Whitmarsh, Williams,