Lo stabilizzatore della Lotus è illegale. La FIA ci ripensa, sotto pressione

lunedì 23 gennaio 2012 · Regolamenti
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La Federazione ritratta. Lo stabilizzatore di frenata non è più legale, quindi va rimosso. Ci deve rinunciare la Lotus che l’aveva proposto per prima, e ci devono rinunciare anche tutte le altre squadre che l’avevano già copiato o stavano per farlo, tipo Mercedes e Ferrari.

La nota di Charlie Whiting è arrivata via email venerdì sera. È un dietrofront curioso dopo la prima liberalizzazione. Ma la svolta perlomeno arriva in tempo utile a prevenzione di veleni a campionato in corso.

Whiting aveva dato il via libera perché il sistema non prevede direttamente l’intervento del pilota e non ha masse mobili dal momento che è ancorato allo schema della sospensione e sfrutta il movimento della pinza del freno. Tant’è che secondo la BBC Whiting l’aveva interpretato come un elemento della sospensione e l’ha bandito quando qualcuno gli ha fatto notare che in realtà lo scopo è un altro.

Già. Però Whiting ha troppa esperienza per travisare il principio di un elemento nuovo che l’anno prima non c’era. E allora nel cambio di prospettiva forse c’è dell’altro.

Perché radio box sussurra che a giudicare dalla filosofia dei progetti del 2012, il correttore d’assetto in realtà doveva aiutare più Mercedes che Lotus. La Ferrari ci stava pensando, ma Stefano Domenicali a Campiglio parlava ancora così: “Per essere sicuri su questo genere di dispositivi bisogna vedere se contribuiscono effettivamente alla performance”.

Secondo Chris Horner sulla sponda Red Bull, “bisogna capire come si integrano in tutto il pacchetto della macchina”. E Forse chi non ci ha capito niente, per precauzione ha fatto pressione.

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