Barcellona, Maldonado controlla Alonso: ecco dove ha perso la rossa

lunedì 14 maggio 2012 · Gran Premi
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La supremazia assoluta non esiste più per nessuno. Stefano Domenicali chiosa: “Questo è un campionato difficile e strano”. Succede che di punto in bianco la Williams da cenerentola dello schieramento torna al vertice, si piazza in prima fila, eredita la pole position a valle della retrocessione di Hamilton e poi per tutta la corsa tiene testa alla Ferrari.

Quello tra Pastor Maldonado e Fernando Alonso è il duello che anima il Gran Premio di Spagna dal via al traguardo per 66 giri. Quando si spengono i semafori l’avvio migliore ce l’ha Fernando: resta sul lato interno mentre Pastor stringe verso destra, poi si infila per primo dentro l’imbuto della prima curva. Dice: “Abbiamo insistito con il lavoro sulla frizione che è l’elemento cruciale per fare una buona partenza”.

Le posizioni restano le stesse fino al secondo pit-stop. La Williams si ferma per prima: con gomme nuove Maldonado piazza un giro strepitoso mentre Alonso resta bloccato dietro alla Marussia di Pic che poi infatti sconta il drive-through per l’indifferenza alle bandiere blu. Domenicali annota: “Fernando ha fatto quasi un giro intero dietro a Pic”.

Se ne libera alla curva 1, lo manda a quel paese, poi fa pure lui la sosta e torna in pista dietro alla Williams. Dirà: “Certi piloti a questo punto devono imparare le regole perché oggi il loro comportamento ci è costato la vittoria”.

In realtà a metà gara Fernando ha ancora tutto il margine per recuperare e andare a vincere, perché a parità di mescola il suo ultimo stint sarà più corto. Il terzo pit-stop sulla Williams dura anche un attimo in più rispetto alla media. E nell’ultimo stint, tra Maldonado e Alonso c’è meno di un secondo.

Pastor ammette: “Ci sono stati dei momenti in cui Fernando era veramente vicino, soprattutto alla fine del rettilineo”. In quel momento Andrea Stella via radio chiede ad Alonso di mantenere la mappatura con le impostazioni da sorpasso. La rossa però in uscita dall’ultima curva ha la motricità di una carriola e Fernando non acchiappa la scia nemmeno con il DRS. Spiega: “La macchina alla fine è diventata un po’ strana e ho perso grip”.

Secondo Domenicali c’entra anche il fatto che “nella zona di sorpasso alla fine del rettilineo c’e stata bandiera gialla per molti giri”, quindi Alonso nell’unico punto utile comunque non poteva attaccare: “Ci abbiamo creduto, ma quando le gomme sono finite c’era da gestire il vantaggio su Raikkonen”, che gira un secondo più veloce e alla fine chiude a 7 decimi dalla Ferrari.

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