Gran Premio del Belgio 2012, qualifiche

sabato 1 settembre 2012 · Race highlights
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Agosto senza corse e senza scosse. Ma in Belgio parte una successione impressionante di 9 gare in meno di tre mesi. Praticamente mezzo Mondiale ancora da scrivere, mentre la pole al ritorno dalle ferie va a Jenson Button che sconfigge il sottosterzo cronico che l’affligge da quattro mesi.

Outsider. A Spa le sorprese sullo schieramento non capitano di rado. La griglia anche stavolta è mischiata per bene: Kobayashi secondo, Maldonado terzo che poi viene arretrato di tre posti per aver ostacolato Hulkenberg. Quindi Raikkonen, Perez e Alonso.

Calcoli. Fernando ragiona sulle qualifiche: “Essere sesti (prima che fosse retrocesso Maldonado, ndr) non è una sorpresa. Abbiamo fatto dei conti e sappiamo che quest’anno la nostra posizione media sulla griglia è 6.3”. Il vantaggio reale delle prove ufficiali a Spa sta nel fatto che tutti quelli che allo stato attuale del Mondiale sono i maggiori pretendenti al Titolo sono alle sue spalle.

Infatti… È Hamilton, che lamenta l’impiego della vecchia versione dell’ala posteriore; Vettel non entra nei primi 10, ma beneficia della retrocessione di Webber che scivola in P12 perché sostituisce il cambio senza aver completato cinque corse consecutive come impone il regolamento

Multe. A Vettel viene notificata una sanzione di 10 mila euro per aver provato la partenza in uscita dalla pit-lane, quando invece la procedura era stata espressamente vietata per tutto il week-end per motivi di sicurezza, dal momento che la corsia dei box a Spa resta una delle più strette nonostante i lavori del 2007.

Si può fare? A due minuti dalla fine delle qualifiche, Hamilton sorpassa Perez in corsia box. Il semaforo è verde, ma c’è già un commissario che si avvia a sventolare la bandiera gialla e deve scansarsi per non essere travolto. Secondo la direzione corsa comunque non c’è infrazione.

Al buio. Le pecche del format delle qualifiche sono inequivocabili. Quando viene esposta la bandiera a scacchi in Q3, solo Button e Raikkonen hanno già un tempo. Gli altri si sono appena lanciati per quello che inevitabilmente è un tentativo unico, per cui la regia non ha la possibilità materiale di seguirli tutti e per gli spettatori la griglia matura al buio.

Diavolerie. La Lotus doveva impiegare per la prima volta in via ufficiale il doppio DRS sperimentato nelle prove libere in Germania e Ungheria. Invece dopo che venerdì le libere si sono ridotte all’osso per via della pioggia, il debutto è ulteriormente rinviato. La McLaren aveva già fatto dietrofront all’ultimo minuto prima di imbarcarsi per Spa. La Ferrari ci lavora ancora.

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