Abu Dhabi, si chiudono i test dei giovani. Mentre la Ferrari torna a Idiada

domenica 11 novembre 2012 · Test
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Sono incollati uno all’altro, nel tabellone riassuntivo dei test di Abu Dhabi: Kevin Magnussen su McLaren, Davide Valsecchi su Lotus, Antonio Felix da Costa su Red Bull, tre percorsi di crescita e tre team diversi dentro un intervallo di 2 centesimi.

Si chiudono così i test dei giovani, nella versione a spezzatino che ha visto le squadre dividersi sulle date, sulle sedi e sulle finalità. Williams, Hispania e Marussia avevano provato a luglio a Silverstone; a settembre Ferrari, Mercedes e Force India  sono andate a Magny-Cours.

Red Bull, McLaren, Lotus, Sauber, Toro Rosso e Caterham invece sono rimaste fedeli alla tradizione, per cui dopo la corsa di Abu Dhabi sono rimaste a Yas Island per dedicarsi alle nuove leve, secondo un piano di sviluppo che comunque assicura la messa a punto degli ultimi aggiornamenti prima del rush finale.

Non a caso la McLaren ci ha infilato di mezzo Gary Paffett, che era il più esperto del gruppo – per non dire il più vecchio – e che a Woking è collaudatore ufficiale dal 2006.

La Ferrari nel frattempo girava a Vallelunga, per il test premio che spetta per contratto ai top driver della Formula 3, nell’ambito del progetto dell’Accademia Ferrari. C’erano Riccardo Agostini, Eddie Cheever junior e Daniel Juncadella. Tutti promossi, secondo Luca Baldisserri che registra: “Una giornata davvero interessante”. Però da regolamento la rossa doveva girare con la macchina del 2010.

Gli sviluppi tecnici invece, come aveva già fatto prima di volare in India, il Cavallino li ha provati un’altra volta sul rettilineo a Idiada, nell’ultimo test aerodinamico dell’anno. La sentenza in Texas.

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