McLaren si converte al pull-rod anteriore: la MP4/28 come la Ferrari

giovedì 31 gennaio 2013 · Tecnica
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Secondo Jenson Button è la “migliore macchina che abbiamo mai fatto”, secondo Martin Whitmarsh è soprattutto ambiziosa. La seconda nata del 2013 è la McLaren MP4/28, la prima di Sergio Perez, nella stagione in cui il gruppo di Woking celebra 50 anni di storia.

È un progetto a quattro mani di Tim Goss e Sam Purvice. Non regala propriamente delle innovazioni assolute, ma segna la conversione della squadra dal push-rod al pull-rod per l’anteriore, vale a dire la soluzione che la Ferrari aveva scelto di percorrere già l’anno scorso, e che la McLaren conferma anche per il posteriore, sebbene adotti un profilo inedito dei triangoli.

“Quando le modifiche alle regole sono minime – ribadisce Martin Whitmarsh – puoi scegliere se fare qualcosa di conservativo o di ambizioso. Noi abbiamo cambiato approccio perché anziché restare a corto di gas a metà stagione preferiamo avere un potenziale maggiore di sviluppo”.

Nei confronti del modello del 2012 che finì la stagione al vertice in Texas e Brasile, il nuovo telaio già vince nelle simulazioni nonostante la messa a punto stia a zero. Per cui il cambio radicale premia la McLaren, perlomeno al computer.

Alla presentazione però gli occhi della stampa e gli obiettivi dei fotografi oltre che sulla macchina correvano pure sulla platea perché in prima fila, dove c’erano dirigenza e staff tecnico, mancava Paddy Lowe che secondo radiobox è in procinto di passare alla Mercedes.

Whitmarsh dice: “C’è tanto interesse dei media intorno a Paddy, per cui è opportuno che rimanga concentrato sul lavoro. So che non vuole creare imbarazzo alla sua squadra e ai suoi colleghi. Ha deciso spontaneamente che non fosse appropriato essere con noi oggi”. Il dubbio resta.

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