Se il regolamento è imperfetto: le qualifiche e il fattore pioggia

lunedì 18 marzo 2013 · Regolamenti
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Alla vigilia del campionato, in intervista interattiva su Twitter, Alonso il tema di correre sotto l’acqua l’aveva affrontato: “Quando sei a 300 all’ora e non vedi niente, disturbato dalla scia del pilota davanti, non è carino. Fidatevi”.

A Melbourne la questione della pioggia si è riproposta brutalmente sabato pomeriggio. Le squadre hanno fatto il Q1 dopo due rinvii, poi i commissari si sono riservati alcuni minuti per ripulire il circuito dai detriti dopo gli incidenti di Gutierrez, Massa e Maldonado; nel frattempo è arrivato il secondo acquazzone che ha allagato un’altra volta la pista.

In più c’era da tenere conto del fattore luce, perché per esigenze televisive le qualifiche a Melbourne scattano alle 17, per cui la ripartenza, ritardo dopo ritardo, si stava spostando verso un orario da luminosità precaria.

Perciò la FIA ha deciso di rinviare il resto della sessione a domenica mattina. Commentava Horner: “Una decisione sensata”. Che le squadre infatti non hanno contestato. Agli appassionati invece non è piaciuta, tant’è che loosewheelnut.co.uk ironizzava: “La Formula 1 nel 2014 sarà indoor”.

Whitmarsh a supporto del punto di vista dei team e della Federazione spiegava: “I piloti sono coraggiosi, ma con le auto che abbiamo oggi non si può stare in pista in queste condizioni“. A questo proposito, Whiting nel 2011 già intervenne sul tema dell’abuso della safety car in caso di partenza bagnata per motivare le mosse della FIA. Ma in Australia, come facevano notare de la Rosa e Hamilton, il rischio di uscire di pista era accentuato dalla vernice nera che gli organizzatori avevano steso per coprire la segnaletica orizzontale della viabilità ordinaria.

Alla fine il posticipo delle qualifiche dal sabato al pre gara per cause di forza maggiore non è una novità: è capitato due volte a Suzuka, nel 2004 e nel 2010, ma in quei casi la sessione non era mai partita. A Melbourne invece c’erano i tempi del Q1 a formare già la griglia virtuale. E il regolamento non dice come bisogna comportarsi se le squadre completano soltanto un segmento di qualifica.

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