Quando Ecclestone voleva cambiare anche il tennis. Il parere degli esperti

sabato 6 aprile 2013 · Fuori tema
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Ha rivoluzionato la Formula 1, l’ha trasformata in uno sport organizzato professionalmente sotto tutti gli aspetti, praticamente “una macchina commerciale mondiale”, come dice lui. Bernie Ecclestone dieci anni fa stava per stravolgere anche il tennis. Lo rivela un’esclusiva di Sportsvibe.

Nel restyling dello sport della racchetta, Bernie era spalleggiato da Boris Becker e Ion Tiriac. Sostiene che il patto fosse “molto vicino”. Saltò perché quelli della Federazione Internazionale Tennis “volevano troppi soldi” per cedere il controllo.

Il piano comunque doveva segnare la svolta: “Sostenevo – spiega Ecclestone – che lo sport dovesse cambiare marcia per andare nella direzione della televisione“. E com’è stato per la Formula 1, la ristrutturazione doveva passare anche attraverso il canale dei regolamenti: “Avremmo introdotto un solo servizio per ogni punto, come pure un limite di tempo, in modo che tutti, specialmente le televisioni, sapessero quanto sarebbe durata la partita. Per cui dopo un’ora ci doveva essere un fischio o un campanello per chiudere l’incontro. Come un match di calcio. Pensavamo anche di suddividerlo in due o tre parti a tempo, magari 20 minuti”.

Idee tantissime. E tutte radicali. F1WEB.it ha chiesto il parere a livetennis.it, il portale italiano del tennis: “Eliminare la seconda di servizio è un’idea che è stata ripresa più di una volta, senza però che si pensasse di attuarla realmente. Il servizio, perlomeno nel tennis maschile, è uno dei colpi più importanti perché i tennisti cercano il punto diretto. Eliminare la possibilità del secondo errore li costringerebbe a rischiare di meno“.

Quanto all’introduzione delle frazioni di gioco a tempo: “Si andrebbe ad incidere su una caratteristica fondamentale e affascinante. Oggi finché non si vince l’ultimo punto, si è sempre in tempo per perdere l’incontro. Una variazione in questo senso impedirebbe le rimonte, quelle che poi entrano nei ricordi degli appassionati. Oltre al fatto che l’aspetto psicologico nel tennis è importantissimo. I match, specialmente negli Slam, si giocano sulla distanza”.

Su un aspetto però Bernie aveva visto giusto: “La necessità di cambiamento nel tennis al fine di rendere il gioco più fluido e più televisivo è un fattore avvertito. Però è difficile dare una valutazione positiva o negativa sugli impatti che avrebbero le modifiche che ha proposto Ecclestone. Piuttosto si dovrebbe ragionare in altri termini. Come stare di fronte ad un nuovo sport”.

Ecclestone,