Red Bull sonda l’ipotesi Alonso: parte da Budapest il tormentone dell’estate

lunedì 29 luglio 2013 · Mercato
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Luis Garcia Abad, il manager di Alonso che si trattiene a colloquio con Horner nel paddock in Ungheria. È il fotogramma intorno al quale ruotano riflessioni e congetture alla vigilia della pausa estiva che separa Budapest da Spa nel weekend del 25 agosto: “Quattro settimane senza la Formula 1 – sorride Alonso – rappresentano un periodo pericoloso per voi della stampa”.

Un anno fa Giorgio Terruzzi lanciava l’ipotesi di Vettel a Maranello in tandem con Alonso per il 2014. Oggi radiobox fantastica lo spostamento di mercato in direzione opposta: Matador che passa alla Red Bull, scarica la Ferrari all’avvio della nuova era dei motori turbo e va a sfidare Vettel nella tana, dentro il team che dal 2009 è modellato intorno a lui.

Horner a Budapest stuzzicava i media: “Sarebbe una coppia interessante”. Però: “Qualunque conversazione con i piloti coinvolti resterà confidenziale”. Sulla posizione contrattuale tra Fernando e Maranello: “Se è disponibile? Chiedetelo a lui”.

I termini dell’accordo ovviamente non sono pubblici, ma nel 2009 all’epoca della firma del patto tra Alonso e il Cavallino, le indiscrezioni parlavano di una base contrattuale di tre stagioni più due in opzione subordinate a una serie di clausole. Forse a favore di Nando. Perché le pretese di Alonso più che finanziarie sono tecniche. E non a caso quando i giornalisti gli hanno chiesto un commento, all’Hungaroring lui ha risposto: “Io sono molto felice. Ovviamente dobbiamo migliorare la macchina”.

La partenza di Webber verso Le Mans ne libera una che fa gola: “Ci sono piloti – sempre Horner – che hanno espresso interesse, ma non dobbiamo correre”. Nemmeno con la fantasia, perché Abad oltre a gestire la carriera di Alonso si occupa pure di Carlos Sainz che a Silverstone nei test dei giovani è salito sulla Red Bull e per il 2014 punta la Toro Rosso. Per cui l’incontro con Horner forse ha una chiave più ovvia che il paddock fatica a scartare.

Anche perché nel frattempo il chiacchiericcio fa comodo. A Fernando per tenere sulle spine la Ferrari. Alla Red Bull per veicolare la trattativa con Raikkonen. In mezzo, Domenicali non ha argomentazioni per negare: “Con Alonso abbiamo un contratto. Lui per il team è un asset. Ne abbiamo bisogno per lavorare in maniera ravvicinata, perché è un momento difficile della stagione”. La Formula 1 cercava il tormentone dell’estate. Adesso ce l’ha.

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