Ferrari e le altre, nasce il Gruppo Strategia. E la cosca diventa ufficiale

martedì 29 ottobre 2013 · Politica
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Funziona un po’ come la cosca della Formula 1 perché dentro ci sono solamente sei squadre su undici: Ferrari, Red Bull, Mercedes, McLaren e Williams hanno un posto permanente in virtù dei trascorsi storici e dell’impegno a lungo termine; il sesto vertice per il momento è la Lotus, come squadra meglio piazzata sulla base dei risultati dell’ultimo mondiale. In breve: i grandi scrivono le regole, i piccoli si adattano.

Si chiama Gruppo Strategia, è una specie di sottocommissione che il 21 ottobre si è messa a lavorare alle modifiche dei regolamenti a partire da un tema che storicamente è ostico: la cessione della proprietà intellettuale. E qui già emerge l’ambiguità delle intenzioni del pool dei vip che disquisisce sulla compravendita dei telai senza quelli che in teoria sono gli interlocutori naturali, e cioè i team di rincalzo.

Christian Horner, a scanso di polemiche, in India faceva notare che “tutte le squadre comunque hanno ancora un posto nella Commissione Formula 1 che ha il diritto di approvare o rigettare le proposte”.

Ma la novità gli esclusi proprio non l’hanno digerita. Monisha Kaltenborn da parte sua chiariva la posizione della Sauber: “Non siamo contenti di non essere nel gruppo”. Che secondo Bob Fernley di Force India “non è etico né democratico”.

Alla fine, proprio da Force India è arrivato nel week-end il segnale di distensione. Vijay Mallya alla stampa ha detto: “Ho parlato individualmente con diversi team principal che fanno parte dei big-six. Mi hanno rassicurato, l’ha fatto per esempio Domenicali. E io sulla base di queste rassicurazioni ho votato la costituzione del Gruppo Strategia al Consiglio Mondiale”.

Al netto dei ripensamenti e delle ragioni politiche che si sovrappongono dietro le quinte, resta il fatto che l’istituzione di un organismo d’elite è in palese contrasto con le leggi dell’Unione Europea. L’ha svelato anche Max Mosley: “Per quanto ne so io, la Mercedes ha chiesto un parere legale e ha scoperto che ci sono gli estremi per una contestazione“.

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