Ross Brawn si dà alla pesca: “Ma forse torno”. McLaren già lo marca

domenica 15 dicembre 2013 · Mercato
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Aveva vinto il mondiale con tutte le squadre che aveva diretto. Solo con la Mercedes il colpaccio gli è mancato: “Ma comunque – chiarisce Hamilton – lui ha gettato delle basi solide per il futuro”. Già ridimensionato da Toto Wolff e Niki Lauda, confinato nell’angolo dopo l’arrivo di Paddy Lowe, venerdì sera Ross Brawn è uscito ufficialmente dall’organigramma della stella a tre punte.

Lauda a ottobre diceva: “Le speculazioni sul futuro di Brawn sono spazzatura. Ho parlato con Ross e ci siamo messi d’accordo. Dopo il Gran Premio del Brasile mi dirà se vuole rimanere con noi o vuole andarsene”.

Ecco: Brawn dopo il Brasile ha chiarito e se n’è andato. Lauda ne prende atto così: “Quando uno ha deciso di lasciare non c’è niente che possa convincerlo”. Quella di Brawn formalmente è un’uscita volontaria. Fatto sta che la Mercedes ha voluto un’organizzazione in cui il potere venisse ripartito, per cui Ross the Boss che da una vita è abituato a fare il leader non se l’è sentita di restare.

Alla Bbc, che l’ha raggiunto per uno scambio veloce di battute nell’ultimo giorno di lavoro a Brackley, dichiara: “Voglio riposarmi, prendermi una pausa. Poi deciderò se tornare in Formula 1, ovviamente anche in base alle opportunità che ci saranno. Dalla settimana prossima ricomincio a pescare. Sarà il tempo a dire se la mia strada e quella della Formula 1 si incroceranno un’altra volta”.

Secondo Lauda sì: “Da qualche parte andrà. Ha vinto otto campionati, solo Newey ha fatto meglio”.

Un’opportunità l’ha già sventagliata la McLaren: “Ho parlato con Ross, una chiacchierata, niente di che. Però – dice Ron Dennis – sapete com’è, la gente si guarda intorno. Cerca il possibile quanto l’impossibile”. Che poi farebbe tornere tutti i conti, perché Lowe che materialmente l’ha estromesso, proprio a Woking ha lasciato un buco.

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