La Malesia e l’aereo scomparso: lo sfratto dolente per infilare i team negli hotel

lunedì 24 marzo 2014 · Fuori tema
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I drammi effimeri dei flussometri starati e del rombo ovattato dei motori; quelli più cupi, nel contrasto eterno che deflagra mentre il carrozzone entra in Malesia. Lì il Gran Premio non se l’è mai filato nessuno, men che meno adesso: “Radio, giornali, tv, social network. Tutto – dicono dalla pista – parla solo del volo MH370”.

Decolla dall’aeroporto di Kuala Lumpur, l’8 marzo, 41 minuti dopo la mezzanotte locale, il Boeing 777-200 di Malaysia Airlines. Deve atterrare a Pechino alle 6:30, però a metà strada tra le coste della Malesia e quelle del Vietnam cambia rotta e scompare dai radar. Lo cercano trenta stati, si è mossa anche la Nasa. Il Pentagono riferisce che ha già speso due milioni di dollari per le ricerche e ne ha messi a budget altri due.

A bordo ci sono 227 passeggeri, più 12 membri dell’equipaggio; 153 sono di nazionalità cinese. Le famiglie per seguire le ricerche da vicino si sono spostate a Kuala Lumpur, sono alloggiate negli alberghi nei dintorni dell’aeroporto. Uno soprattutto: il Cyberview Lodge Resort, una specie di paradiso artificiale dove normalmente stazionano le squadre quando c’è la gara a Sepang. Per cui bisogna liberarlo.

Il buonsenso chiama il compromesso: le famiglie restano dove stanno, la Formula 1 cerca un buco altrove. Il punto è che buchi nel week-end non ce ne stanno: il dipartimento per l’informazione riferisce che in concomitanza con il Gran Premio ci sono un congresso sull’energia e un torneo di golf.

È uno sfratto dolente che giustamente in Malesia fa rumore. NBC News entra a gamba tesa e ci monta la polemica: “La Ferrari costringe le famiglie a lasciare l’hotel”.

La Ferrari chiaramente non costringe nessuno perché gli alberghi li prenota e li paga in anticipo. Sei mesi prima, anche un anno in certi casi. Specifica Bernie Ecclestone: “Sono desolato, terribilmente desolato per queste famiglie. Ma la questione riguarda l’albergo”. Dalla cancellazione delle prenotazioni scaturiscono le penali da entrambe le parti. E quando Malaysia Airlines ha scelto gli alloggi per le famiglie, nemmeno lontanamente poteva immaginare che la caccia all’aereo durasse tanto.

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