In Bahrain la Formula 1 tocca quota 900 Gran Premi. Queste le altre corse centuple

martedì 1 aprile 2014 · Amarcord
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Certe corse passano alla storia per un sorpasso, per un incidente, per una rimonta. Se va bene. Altre con meno fortuna soltanto perché segnano un traguardo. Queste le corse centenarie dal 1950 prima del Bahrain.

100, Gran Premio di Germania 1961, Nürburgring

Sono iscritti in 33, si qualificano in 26, arrivano in 16. Nelle prove ufficiali Phil Hill dà 8 secondi a Jack Brabham che al via subito lo passa e subito sbatte su pista umida. Stirling Moss va in testa al primo giro e controlla fino al traguardo, vince sulla Lotus del team di Rob Walker. Dietro per la piazza d’onore si battono le Ferrari di von Trips e Hill.

200, Gran Premio di Monaco 1971, Montecarlo

C’è un escluso di lusso: Mario Andretti con la Ferrari stecca le prequalifiche sotto l’acqua. Graham Hill, che la corsa l’ha già vinta cinque volte, si schianta al secondo giro alla curva del tabaccaio. Vince Jackie Stewart davanti a Ronnie Peterson e Jacky Ickx.

300, Gran Premio del Sudafrica 1978, Kyalami

Torna a correre la Renault che ha saltato le prime due tappe dell’anno. È una giornata no per i big: Lauda e Hunt tritano il motore; le Ferrari di Reutemann e Villeneuve escono nello stesso giro, quasi insieme, uno per testacoda, l’altro con perdita d’olio. Il successo lo mette in cassa Peterson che è partito dodicesimo.

400, Gran Premio d’Austria 1984, Österreichring

Prost a metà gara si gira sull’olio e butta il podio. Nel frattempo Lauda che è scattato quarto e ha sbagliato la partenza risale la china, acchiappa Piquet e lo passa al giro 40 nel doppiaggio di Alboreto.

500, Gran Premio d’Australia 1990, Adelaide

Piquet è in testa, a un giro dalla fine rischia di uscire alla Brewery Bend, dove hanno già sbagliato Berger e Prost. Resta in gara, però si fa quasi agganciare da Mansell che gioca il tutto per tutto e l’attacca: “Una manovra di m***a”, dice Nelson.

600, Gran Premio d’Argentina 1997, Buenos Aires

La partenza è caotica: Schumacher va in sottosterzo, rischia di finire addosso a Panis e alla fine centra Barrichello. Più dietro, si scontrano anche Coulthard e Ralf Schumacher. Nessuno blocca Villeneuve che uguaglia le vittorie di papà. E con Irvine e Schumi junior, il podio è tutto per Goodyear.

700, Gran Premio del Brasile 2003, Interlagos

La pioggia innesca un pandemonio. L’aquaplaning tradisce Webber all’Arquibancadas, in accelerazione. Le gomme sono un po’ dovunque: una la prende in pieno Alonso che piomba diritto sulle barriere e fa esporre la bandiera rossa. Trionfa Fisichella, ma il successo gli viene assegnato a posteriori, quando la Fia ricalcola l’ordine d’arrivo e toglie la vittoria a Raikkonen.

800, Gran Premio di Singapore 2008, Marina Bay

Massa si trascina il serpentone del rifornimento per tutta la pit-lane. Alonso che è partito sedicesimo vince con la Renault, ma un anno dopo salta fuori che l’incidente di Piquet, che l’ha favorito con la neutralizzazione per l’ingresso della safety car, è preparato scientificamente a tavolino.

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