Test segreti e tweet incauti: Toro Rosso prova “sul tappeto” in Austria

giovedì 5 giugno 2014 · Test
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L’indiscrezione è filtrata attraverso la stampa tedesca: un collaudo segreto “di una squadra collegata a Renault”. Ma prima che il web ne facesse un affare di stato è venuto anche fuori che un test vero e proprio non era, dal momento che la macchina girava su un tappeto rotante anziché in pista.

Il test l’ha condotto Toro Rosso, risale ai giorni tra l’ultimo test collettivo del Bahrain e il Gran Premio d’Australia, cioè al periodo in cui Renault prendeva atto delle magagne tecniche del motore e Red Bull sbraitava contro i francesi. Soprattutto, risale a un periodo in cui vige il divieto dei test.

Sta di fatto che in base a quello che riferisce Autosprint, “la Ferrari, insieme con altri team, era stata informata da una lettera anonima; ma non ha protestato in quanto ritiene che questo tipo di prova sia perfettamente legale”.

In particolare: Toro Rosso ha fatto una specie di rodaggio in una struttura austriaca che fa capo ad Avl, pare abbia fatto girare il telaio senza nessuna appendice aerodinamica, ma comunque con il motore che invece non viene installato nei test dello stesso tipo che si possono condurre in galleria del vento. Di qui il sospetto che la squadra di Faenza stesse provando specificamente le mappature e la conferma indiretta della complicità di Renault.

L’altro elemento curioso è che la macchina, sul tappeto, avesse anche qualcuno a bordo: Antonio Felix da Costa che effettivamente il 6 marzo scriveva su Twitter di trovarsi in Austria “per una gita di 5 giorni”.

Un tweet incauto di Neel Jani aveva prodotto imbarazzo nel 2010, in quel caso proprio alla Red Bull che era volata a Idiada e da regolamento doveva limitarsi alle prove sul dritto, mentre invece Jani citava “curve ad alta velocità” e “dolori al collo dopo 400 chilometri di prove”. Il tweet sparì, Red Bull spiegò che l’account non era aggiornato dal pilota. Il mistero restò. Come resta adesso.

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