Spielberg, la parata delle leggende (austriache): Lauda torna sulla Ferrari 312T2

lunedì 23 giugno 2014 · Amarcord
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Lauda e la Ferrari 312T2, insieme, in Austria, per l’appuntamento che nel 1976 era sfumato perché il 1° agosto Niki s’era schiantato al Nürburgring, il 15 aveva dovuto saltare il Gran Premio all’Österreichring sulla pista di casa. Li ha rimessi insieme la Red Bull nella parata delle leggende in occasione del ritorno a Spielberg.

Diceva Niki a Skysport: “Con la Ferrari ho realizzato il mio sogno da pilota. Guidare per loro è stato il momento più bello della mia carriera, anche se con loro ho rischiato di morire”.

Alti e bassi, “soprattutto con il Commendatore”. E tante storie. Come il colloquio di fuoco in ristorante, quando Lauda annuncia che sta per andarsene: “Se fossi rimasto alla Ferrari – dice oggi – forse avrei vinto di più. Passarono degli anni, il Commendatore mi chiese perché me ne fossi andato. Secondo lui era stato un errore. E aveva ragione”.

Quella di Spielberg è una parata di leggende a passaporto austriaco. Gerhard Berger sulla Ferrari dell’88, Helmut Marko sulla BRM del ’72. Con innesti anche meno gloriosi: Christian Klien sulla Red Bull e Patrick Friesacher sulla Minardi del 2005, Alex Wurz sulla Benetton del ’98.

Di Berger la battuta del giorno: “Una gara equilibrata. Marko ha un occhio solo, Lauda un orecchio solo, io un braccio solo (per un incidente sugli sci). Per me e Marko è uno svantaggio. Niki invece aerodinamicamente è messo meglio”.

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