Ferrari, altro cambio: Mattiacci lascia, entra Arrivabene. È l’uomo dello sponsor

lunedì 24 novembre 2014 · Mercato
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Sette mesi e la Ferrari cambia ancora. Ad aprile usciva Stefano Domenicali, gli subentrava Marco Mattiacci che adesso all’indomani dell’ultima corsa del Mondiale lascia la Gestione Sportiva a Maurizio Arrivabene. Da un manager all’altro, continuano a cambiare i punti di riferimento e soprattutto continua la Ferrari a pescare gente che non viene dalle corse.

Non era un tecnico Mattiacci, la pedina di Marchionne quando la reggenza era ancora di Montezemolo. Non è un tecnico nemmeno Arrivabene che rappresenta l’uomo dello sponsor: dal 2007 è vicepresidente della divisione europea di Philip Morris International. Marlboro, per capirsi. È sua l’idea di fare della Scuderia l’unico team associato a Philip Morris, non solo in Formula 1 ma su tutto il palcoscenico dell’automobilismo sportivo.

Poliedrico, ha trascorso una vita nella comunicazione dopo gli studi di architettura che non ha mai finito, dal 2012 fa parte del consiglio d’amministrazione della Juventus, è anche docente alla Sport Business Academy della Bocconi.

Non gli è oscuro del tutto il meccanismo che regge la Formula 1: da quattro anni è nella commissione che rappresenta gli sponsor del circus, ma un team non l’ha mai gestito e oggi invece Marchionne lo schiaffa al vertice di una squadra che non vince un titolo dal 2008.

Quanto alle idee, già sposa in toto il principio della sovranità del marchio, la legge di Enzo Ferrari prima, di Montezemolo e Marchionne poi. Nel 2010, all’epoca delle kermesse con gli sponsor a Campiglio, diceva: “La Ferrari resta perché è un mondo, i piloti passano”. Anche i team manager.

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