Red Bull ne sa una più del diavolo: a Jerez la livrea psichedelica che camuffa i dettagli

domenica 1 febbraio 2015 · Test
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Il centro stampa è affollato, sembra già tempo di Gran Premi. I camion della McLaren però ancora non hanno lo sponsor, quelli della Lotus arrivano in ritardo, quelli di Force India non sono nemmeno partiti. E ovviamente non c’è traccia di Caterham e Marussia.

In qualche modo comunque la Formula 1 riparte. Prezzi a buon mercato per salire in tribuna, abbonamenti stracciati, diversi cambi di casacca, l’incognita dei nuovi telai. Alla fine a Jerez de la Frontera c’è più gente di quanta se n’era vista l’anno scorso a Hockenheim nel weekend di gara.

Si scoprono insieme Mercedes e Williams, almeno ufficialmente perché qualche immagine su internet già circolava. Sono entrambe più snelle rispetto ai modelli dell’anno scorso e mantengono gli stessi colori.

Non è cromata insomma la macchina dei campioni del mondo, contrariamente alle anticipazioni che s’erano sentite.

Era affidabile invece l’indiscrezione di thejudge13.com: la Red Bull per i test s’è inventata una livrea d’eccezione che per le corse è destinata a sparire, ma nel frattempo fa uscire di senno i tecnici della concorrenza e quelli che sui media scrivono di tecnica.

In Inghilterra lo chiamano camouflaged paint job, è una specie di schema zebrato psichedelico che impedisce di identificare i dettagli. Lo usavano le navi della marina inglese nella prima guerra mondiale, per ingannare i nemici. Red Bull ha reagito in ritardo alle modifiche dei musetti, sabato ancora non aveva passato i crash-test. Adesso si tiene stretta i segreti.

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