Macchine distrutte, loro illesi: che stupido incidente tra Susie Wolff e Felipe Nasr

giovedì 19 febbraio 2015 · Test
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La dinamica non è chiara e manca il video dell’incidente. Nei test non c’è la copertura delle televisioni, i fotografi sono pochi e di solito stanno prevalentemente in pit-lane. Insomma le uniche immagini sono quelle delle telecamere a circuito chiuso e non sono di dominio pubblico.

Loro, i protagonisti, Susie Wolff e Felipe Nasr, si scambiano le accuse. Ad ogni modo, a giudicare dalle testimonianze degli addetti ai lavori e dai danni alle macchine pare sia stata la Williams a tamponare la Sauber.

È successo alla curva 5 di Barcellona, nella sessione del pomeriggio. E il colpo deve essere stato pesante, dal momento che la macchina di Nasr è piombata nella via di fuga con il posteriore praticamente distrutto. Senza ala e senza ruote.

A caldo un portavoce della Williams già riferiva che Nasr s’era riportato nella zona di frenata quando invece sembrava volesse sorpassare all’esterno. Dice la Wolff: “Lui sapeva dove stavo, poteva limitarsi a fare la curva”.

Nasr invece era convinto che gli desse strada: “L’ho trovata alla curva 4, lei s’è spostata a destra, ho pensato mi avesse visto. Poi mi ha detto che non se n’era accorta”. E comunque Felipe era in un giro lanciato. La Wolff invece procedeva a rilento in ricognizione senza nessun motivo per forzare.

Perciò al di là delle responsabilità oggettive, l’incidente di Barcellona è un episodio che adesso la espone ai commenti misogini. Soprattutto, le rovina un giorno importante perché la Williams le aveva affidato l’unico telaio. E soprattutto l’aveva scelta per aprire i test prima ancora che arrivassero Massa e Bottas.

Alla fine comunque lei mette insieme 86 giri. Ma la prestazione eroica l’hanno fatta i meccanici, su entrambi i fronti, perché in meno di tre ore hanno rimesso in sesto le macchine e le hanno rispedite in pista.

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