Melbourne, pronti via. Anzi no: Sauber ha tre piloti, Manor non ha il software

venerdì 13 marzo 2015 · Snack news
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In sintesi dalla rete: Van der Garde tiene in scacco la Sauber, Dennis si scusa su Alonso, la Ferrari predica bene e razzola male, Manor non trova il software e non può correre, Whitmarsh torna… in America’s Cup.

The Guardian, “Giedo van der Garde cleared to race for Sauber”

Anche i tribunali australiani hanno dato ragione a Giedo van der Garde: sulla Sauber deve correre lui. Adesso il team ha tre piloti e – ovviamente – solamente due macchine. Ma non può lasciare a piedi né Nasr né Ericsson che portano tanti soldi. E nemmeno può permettersi un contentino economico per van der Garde. Una bella grana. Auguri.

Jonathan McEvoy, “McLaren boss Ron Dennis apologises for gaffe”

Aveva negato che Alonso soffrisse di una concussione, adesso Ron Dennis si scusa, ammette che sulle condizioni fisiche di Matador ha mentito. E promette: “Vedrò di essere più onesto in futuro”. E magari anche meno ridicolo: nel 2007 aveva negato fino all’ultimo la spy-story, poi a dicembre aveva scritto una lettera di scuse alla Fia.

Marco Mensurati, “La Ferrari e l’operazione simpatia”

Un’iniziativa nonsense e poco amichevole, quello della Ferrari nel paddock a Melbourne, un nastro rosso – di quelli che all’aeroporto delimitano le zone dei controlli – per bloccare l’accesso all’hospitality: “Il gesto, oltre a provocare l’ilarità di mezzo paddock (…) è apparso in effetti un po’ surreale e in netta controtendenza rispetto a quanto predicato da Arrivabene, bisogna riavvicinare la Formula 1 alla gente”.

Auto Motor und Sport, “Fährt Manor in Melbourne?”

Sono arrivati a Melbourne col fiatone, senza nemmeno un chilometro di test. E solo lì hanno scoperto che rischiano di non correre perché non hanno… il software: adesso la Manor sta cercando di recuperare tutti i codici che Marussia aveva ripulito per vendere l’elettronica quando era in bancarotta.

Autosport, “Whitmarsh to Ben Ainslie’s sailing team”

Dopo un anno di letargo, letteralmente in incognito, oggi Martin Whitmarsh torna allo scoperto e passa in America’s Cup: è il nuovo amministratore delegato di Ben Ainslie Racing.

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