Budapest, che spavento: Force India indaga sull’incidente di Perez

venerdì 24 luglio 2015 · Tecnica
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L’imprevisto aspetta dietro l’angolo. Anzi, dietro la curva, la 11 dell’Hungaroring in questo caso. Perez si scompone sullo sporco, quando prende il cordolo sembra che la sospensione posteriore della Force India abbia un cedimento.

A quel punto la macchina finisce contro il guard-rail, l’impatto non è nemmeno tanto forte, fatto sta che il braccio destro della sospensione, quella anteriore stavolta, nell’urto con le barriere si spezza e non regge più la gomma che va a infilarsi sotto il telaio e provoca il ribaltamento in una pioggia di scintille.

L’auto resta in bilico, Perez ce la fa a sgusciare fuori, poi va al centro medico per i controlli. Sta bene e non ha fratture.

I controlli tecnici invece, quelli di Force India, vanno per le lunghe perché qualcosa non quadra. Tant’è che nella seconda sessione di prove libere non scende in pista nemmeno Nico Hulkenberg con l’altra macchina.

Il progetto della sospensione è di un anno fa, il braccio che ha ceduto aveva già fatto diversi chilometri per cui l’intenzione della squadra era di usarlo per le prove e sostituirlo per le qualifiche, comunque in anticipo rispetto al termine ultimo della vita utile.

Secondo il team è una questione di vibrazioni perché il passaggio sul cordolo può innescare risonanza. Quello che sempre nelle prove è successo anche alla Ferrari di Raikkonen quando l’ala anteriore s’è staccata dai sostegni e s’è infilata sotto il telaio.

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