2017, la nuova riforma. E il terrore che qualcuno s’inventi una trovata tipo Brawn

domenica 27 dicembre 2015 · Regolamenti
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Un intervento a raggio ampio, entra in vigore nel 2017 – salvo ripensamenti dell’ultimora – la riforma dell’aerodinamica che la Fia ha commissionato a Red Bull.

Sta arrivando uno scossone sportivo e politico, ma c’è il benestare del Gruppo Strategia: “Avevamo due obiettivi. Fare macchine più veloci, renderle stilisticamente più belle. Penso – dice Pat Symonds della Williams – che possiamo farcela”.

La sperimentazione è già partita perché se anche la modifica non sarà esattamente quella che ha proposto la Red Bull, qualcosa effettivamente sta per cambiare: “Bisognerà prendere decisioni difficili. Anche nel 2009 c’era stato un cambio importante di regole, ma all’epoca potevi mettere trenta aerodinamici, lavorare di più in galleria del vento. Ora no, perché hai un numero limitato di run a settimana”.

Nel 2009 la novità era stata un terremoto: aerodinamica minima, gomme slick e sistemi di recupero d’energia. Nel marasma dei cambiamenti Brawn s’inventò i diffusori doppi, fu polemica, la Fia li approvò, cominciarono a montarli tutti, ma Brawn era troppo avanti e vinse entrambi i titoli.

Oggi il rischio che qualcuno se n’esca con una soluzione all’avanguardia c’è ancora: “Qualcuno potrebbe fare un lavoro migliore, non necessariamente perché sta lavorando di più. Semplicemente perché intravede qualcosa, per esempio i diffusori doppi del 2009 o qualcosa del genere. Per cui effettivamente ci sono delle opportunità”. E il pericolo che il campionato s’avveleni se le regole non sono scritte per bene.

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