Che fine ha fatto Martin Whitmarsh?

sabato 30 gennaio 2016 · Fuori tema
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Stava per ritirarsi a godersi la vita, era deciso a smettere per sempre di lavorare dopo l’uscita dalla McLaren: “Sono un uomo fortunato – le sue parole al Telegraph – perché sono stato impegnato per 25 anni e avrei potuto anche finire se avessi voluto”. Invece ha detto sì alla chiamata da un altro pianeta sportivo, dove c’entra comunque la velocità ma anziché in pista si corre in acqua.

Martin Whitmarsh, classe 1958, dal 2014 non è più amministratore delegato alla McLaren, da un anno la stessa carica la esercita altrove, a capo di Bar che curiosamente ha lo stesso acronomio della vecchia squadra di Pollock e Villeneuve, ma rappresenta tutt’altro, il sindacato britannico di Ben Ainslie, budget di 80 milioni di sterline per strappare la coppa America agli statunitensi di Oracle.

Hamilton ha provato a invitarlo l’anno scorso in pista, ad Abu Dhabi sembra, lui non c’è andato perché sarebbe stato “imbarazzante”, dichiara, presenziare nel box della Mercedes dopo una carriera tutta alla McLaren.

Anche perché Whitmarsh della sua vita passata parla poco, lui che aveva guidato la Fota dopo Montezemolo oggi guarda con distacco il turbine che travolge le squadre e lo sport.

Pare gli abbiano offerto un posto in un team, gentilmente ha rifiutato. Ha pure poca voglia di fare commenti sulla nuova gestione della McLaren, ha detto no alle interviste che gli hanno chiesto Sky e a Channel 4, è stato asciutto  e stringato anche con James Allen che è riuscito a raggiungerlo a cena col suo boss.

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