Ferrari in testa a Barcellona, anticipa le ultrasoft e batte tutti. Ma la Mercedes s’è nascosta

giovedì 25 febbraio 2016 · Test
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La Ferrari è quella che è andata più forte, la Mercedes quella che è andata più lontano. C’è Vettel al vertice della classifica aggregata dei test di Barcellona, in tutto la rossa fa 353 giri, una bella prova di forza se non fosse che il team di riferimento ne ha fatti 322 in più, praticamente coprendo l’equivalente di dieci Gran Premi in quattro giorni di prove.

Le statistiche dicono che davanti alla Ferrari per chilometraggio oltre a Mercedes ci sono anche Toro Rosso, Sauber, Williams e Red Bull. “Ma noi – assicura Raikkonen, il migliore giovedì – non siamo spaventati. Noi facciamo il nostro lavoro”.

Comunque ammette: “Effettivamente un po’ di giri in più avremmo voluto farli”. Mercoledì la sua mattinata di prove se n’è andata quasi per intero, la Ferrari spiega che non c’è stato un guasto serio, parla di controlli precauzionali che si sono protesi.

Resta il fatto che il confronto ad armi pari per il momento ancora non s’è giocato. La Ferrari ha impostato tutta la sessione sulla ricerca della prestazione, ha girato soprattutto con supersoft e addirittura ultrasoft, le nuove arrivate, quelle con la banda porpora. Per certi versi sorprendendo anche Pirelli: “Non mi aspettavo – diceva Mario Isola – che le mescole più morbide venissero impiegate così presto”.

La Mercedes invece ha puntato sulla distanza, ha sempre montato le morbide e non ha mai scaricato il serbatoio. Ovvero: s’è nascosta, ha lasciato che i titoli in prima pagina per il momento se li prendesse la Ferrari tre giorni su quattro.

Non è andato tutto liscio nemmeno a loro: “Qualcosa – confessa Rosberg – s’è rotto anche a noi”. Ma le simulazioni interne danno un quadro più che confortante: “Sappiamo dove siamo e dove sono gli altri”. La verità, forse, nei prossimi test.

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