Ferrari prova l’halo con Raikkonen, ecco il nuovo dispositivo di protezione sull’abitacolo

giovedì 3 marzo 2016 · Test
tempo di lettura: 2 minuti

Pesa cinque chili, in gergo tecnico si chiama halo che tradotto letteralmente significa aureola perché effettivamente gira intorno all’abitacolo e circonda il casco. Rappresenta l’ultimo passo della Formula 1 nella direzione della sicurezza e dovrebbe debuttare nel 2017.

I puristi fanno le smorfie, Alex Wurz li avvisa: “Se vogliamo restare legati al passato dovremmo correre con gli elmetti di cuoio. Sarebbe anacronistico”. L’impatto comunque almeno visivamente è notevole, la conformazione della vettura ne risente. La visibilità no: “Il test è positivo, la struttura non ostruisce la visuale”, assicura Raikkonen.

La Ferrari è la squadra che s’è offerta di fare il test per conto della Fia, ha montato un prototipo in fibra di carbonio e ci ha sapientemente posizionato un paio di sponsor. Non è la versione definitiva, “ma ci va molto vicino”, dicono da Maranello.

Insomma il concetto per il momento è promosso: “Nonostante la struttura sia così vicina al casco – dice Andy Mellor della Fia – è impressionante come protegga da diverse angolazioni e prevenga il contatto di una gomma con il casco. Dissipa una considerevole quantità di energia e devia le gomme. La nostra preoccupazione era che si creassero dei punti ciechi e questo avrebbe aggiunto una fonte di rischio inaccettabile”.

Ad ogni modo, la Federazione ha in cantiere pure altre soluzioni, per esempio corre voce che la Red Bull sia stata selezionata per fare un test ad aprile con una calotta integrale, sul modello di cui si parlava nel 2011. Insomma l’intenzione di accelerare la sperimentazione c’è tutta. E la sensibilità sul tema della morte in pista s’è acuita dopo i drammi di Jules Bianchi e Justin Wilson.

Un punto comunque è bene chiarirlo: nel caso dell’incidente di Bianchi a Suzuka, l’halo avrebbe fatto poco perché allora i danni al cervello li causò la decelerazione, violentissima, nello scontro con la gru. “Per Jules – dice il papà alla televisione francese – non sarebbe cambiato nulla. Non voglio parlare a sfavore di qualcosa che è pensato per migliorare la sicurezza, ma così com’è concepito, questo sistema va perfezionato”.

Barcellona, Bianchi, Ferrari, Fia, halo, Raikkonen, Red Bull, Wurz,