Qualifiche, la Ferrari poteva giocarsi il veto

lunedì 14 marzo 2016 · Politica
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Alla fine la riforma è passata, a meno di una settimana dalla prime prove libere della stagione il Consiglio Mondiale ha messo il timbro e la Fia ha riscritto il paragrafo del regolamento sulle qualifiche.

Debutta a Melbourne nelle prove ufficiali di sabato 19 marzo – diretta su Sky Sport alle 7, differita alle 14 sulle reti Rai – il nuovo sistema di qualificazione con l’eliminazione progressiva, il criterio che può mettere pepe e zizzania nel campionato. Il paddock non è compatto, i dubbi sono tanti, i piloti – Alonso in prima linea – non sono certi che sia questa la chiave per ridare lustro allo sport. Chris Horner nell’intervista al Sun diceva:

Era necessario? Non proprio. Cambierà radicalmente le cose? Non proprio. Confonde? Eccome.

Eppure l’idea del nuovo formato l’hanno partorita le squadre. Insieme. Su questo punto c’è un retroscena che aggiunge Niki Lauda:

È il caso che sappiate la storia. Ecclestone era comprensibilmente preoccupato dagli ascolti, se n’è uscito con un’idea assurda. Chi avesse fatto la pole sarebbe partito decimo, invece chi si fosse qualificato decimo avrebbe avuto la pole. Come idea può essere interessante, ma per come la vedo io va contro ogni regola di competizione. Perciò abbiamo deciso all’unanimità quest’altro sistema.

Una controproposta insomma, per rispondere a un concetto troppo estremo. Sul quale, volendo, “la Ferrari – precisa Horner – aveva comunque il potere di mettere eventualmente il veto”. Lasciando tutto com’era.

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