Tre gare a rischio nel 2017. Ma la nuova proprietà può salvare almeno Montreal e Interlagos

sabato 1 ottobre 2016 · Politica
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Ci sono 21 date nel calendario provvisorio del 2017, le stesse del 2016 con l’inversione di Singapore e Sepang, ma il rischio è che da qui a dicembre, ovvero fino all’ultima ratifica del Consiglio Mondiale della Fia, si possa scendere clamorosamente a 18.

Tre le sedi che ancora devono regolarizzare la posizione con la Fom: Montreal per il Gran Premio del Canada l’11 giugno, Hockenheim per il Gran Premio di Germania il 30 luglio, Interlagos per il Gran Premio del Brasile il 12 novembre.

A Montreal e Interlagos lo scoglio si chiama ristrutturazione, la riqualificazione della pista è una delle clausole su cui Ecclestone ha basato i rinnovi dei contratti. E Montreal non ha mai cominciato a rimodernare. Servono almeno 30 milioni di dollari, bisogna demolire i garage, allargare la pitlane, rifare interamente l’asfalto.

Interlagos invece l’anno scorso ha inaugurato almeno i nuovi box. Ma non li ha completati. Diceva Massa: “Sembra che hanno cominciato a costruire una casa e non l’hanno finita”. Oltre al fatto che il Brasile da anni ha promesso alla Fia una modifica consistente al disegno della curva del caffè e non ha mantenuto la parola.

C’è un’ancora comunque che può salvarli, quell’esigenza commerciale di garantire un numero adeguato di tappe oltre oceano, una necessità che la nuova proprietà di Liberty Media avverte anche più di Ecclestone. Ma bisogna sentire pure le squadre. E la Ferrari nel 2009 negò l’unanimità per tenere in ballo il Canada prima di riformulare un contratto più vantaggioso per tutti.

Il contratto invece Hockenheim non ce l’ha affatto perché la gara negli anni dispari spetta al Nurburgring. Che non si espone dal 2013 e per l’anno venturo ha già chiarito: soldi per la Formula 1 non ce ne sono. Ecclestone è disposto ad abbassare la tassa d’iscrizione al campionato, in cambio vuole una percentuale dei diritti sulla vendita dei biglietti.

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