Manor in cattive acque, ma non direttamente

sabato 7 gennaio 2017 · Dal paddock
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Il 6 dicembre la Fia pubblicava la lista provvisoria degli iscritti al mondiale del 2017, da quella lista rischia di sparire la Manor dopo che Just Racing Services che la gestisce è andata in amministrazione controllata per difficoltà finanziarie.

Manor non è direttamente minacciata, le chance di salvarla e lasciarla in Formula 1 comunque sono minime. A meno che il team non trovi un acquirente dell’ultimo minuto con la garanzia di coprire tutto il campionato. Perciò l’attuale proprietà fa sapere che un’offerta non vuol dire salvezza:

We do not want to repeat the past. That is why we decided that we will not start a season that we do not know we can finish.

A novembre si parlava di un accordo in via di definizione, di una nuova dirigenza e di un nuovo proprietario che invece ha fatto scadere i termini senza completare la transazione.

Insomma Manor rischia il tracollo come due anni fa, all’epoca della Marussia. E come allora pure stavolta la speranza di sopravvivenza era prevalentemente riposta nei diritti commerciali, in base a quel meccanismo anomalo e distorto che premia sempre chi è già ricco – la Ferrari su tutte – e lascia gli spiccioli ai poveri.

Prima del Gran Premio del Brasile la Manor era classificata decima, poi la Sauber l’ha scavalcata col risultato di Nasr. Di fatto privandola di 35 milioni di dollari. La beffa è che Nasr ha fatto la fortuna della Sauber e alla fine non ha avuto il rinnovo.

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