Che Formula 1 sarà: quali sono le nuove regole tecniche e sportive del campionato 2017

giovedì 12 gennaio 2017 · Regolamenti
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Nessuno è tranquillo, a dicembre Pat Symonds diceva che sono tutti in ritardo con le macchine del 2017. Si tratta della riforma più importante e più corposa che investe la Formula 1 da almeno vent’anni. Lo studio preliminare è della Red Bull, l’obiettivo è guadagnare velocità, “anche fino a 4 secondi al giro” dicono le stime di Pirelli. Diverse le novità anche a livello sportivo.

Le dimensioni delle auto. La larghezza aumenta di 200 mm. Della stessa misura può avanzare il musetto. Le gomme passano da 325 a 405 mm al posteriore, da 245 a 305 mm all’anteriore. Non cambia invece il diametro del cerchio, sempre 13 pollici anziché 18, nonostante Pirelli spingesse verso le stradali e abbia pure mandato in pista un prototipo a Silverstone sulla Lotus.

Peso e carburante. Per effetto dell’aumento delle dimensioni vengono concessi 20 chili in più sul peso minimo che passa da 702 a 722. Dal via del primo giro fino al taglio del traguardo il consumo di benzina sale da 100 a 105 chili.

L’aerodinamica. Non cambia l’altezza dell’auto misurata dall’airscope al suolo, ma l’ala posteriore si abbassa di 150 mm, è 150 mm più larga e 200 più arretrata. Il diffusore invece si solleva di 50 mm e avanza di 170. Non sono più fuorilegge i deviatori di flusso. L’effetto complessivo è l’aumento di deportanza, resta da capire se ne verranno penalizzati i sorpassi che già sono in calo dopo il primo boom dovuto al drs.

Le protezioni sull’abitacolo. Non è passata l’adozione obbligatoria dell’halo su cui invece le squadre avevano trovato un accordo. È possibile che durante l’anno si vedano nuove sperimentazioni come l’aeroscreen della Red Bull. O magari la soluzione proposta da Scalabroni.

La procedura di partenza. Resta l’obbligo di usare una sola leva sul volante per lo scatto al via, ma quella leva – per mezzo del sensore sull’asse tra cambio e motore – gestisce la coppia attraverso la centralina.

La (ri)partenza con pioggia. Nelle gare che per pioggia iniziano in regime di safety car o vengono fermate con bandiera rossa è ammessa la ripartenza da fermi sulla griglia. Ma teoricamente rischiano di allungarsi i periodi dietro la safety car in attesa di migliori condizioni di asfalto e visibilità per procedere in sicurezza.

I motori. Non esistono più i gettoni di sviluppo, gli upgrade sono liberalizzati. Per ogni componente c’è sempre una durata minima da rispettare, la novità è che tutti i pezzi nuovi non autorizzati comportano sanzioni da scontare separatamente. In questo modo viene meno il tornaconto delle sostituzioni multiple dei componenti che le squadre in caso di guasto cambiavano a ripetizione per garantirsi un polmone per necessità future. Come per Hamilton in Belgio nel 2016.

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