Lattuneddu, Dennis, Calderon, Illien: c’è chi va, c’è chi viene… e c’è chi copia

domenica 5 marzo 2017 · Snack news
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Pasquale Lattuneddu. Una pedina fondamentale, teoricamente avrebbe fatto comodo pure a Liberty Media. Invece dopo 27 anni lascia la Formula 1, praticamente segue il destino di Ecclestone. Del quale rappresentava il braccio. Nel paddock controllava tutto lui: pass, contratti, hospitality, sicurezza.

Ron Dennis. Scaricato dal consiglio d’amministrazione della McLaren a novembre, trova una nuova collocazione. E che collocazione: entra nel Defence Innovation Advisory Panel, un nuovo organismo che fa capo al dipartimento della difesa di Sua Maestà.

Tatiana Calderon. Ha 23 anni, viene dalla Colombia e almeno per il momento non ha granché da offrire: è arrivata ventunesima in GP3 l’anno scorso, varca la soglia di un mondo che resta ostile alle donne. Diventa collaudatore alla Sauber che torna sulle quote rose a due anni e mezzo dalla rescissione del contratto con Simona De Silvestro.

Mario Illien. Esce dal reparto motori della Renault, la Red Bull nel 2015 aveva fatto pressione affinché la Regie l’assumesse per rimettere in sesto il programma sul turbo V6. Adesso Abiteboul conferma che quella collaborazione s’è conclusa.

Pecorelle e pecoroni. A fine gennaio il sito ufficiale della Formula 1 ha raccolto in un post tutti i soprannomi più curiosi dei piloti dal 1950 ad oggi: Iceman, il gorilla di Monza, il ladro degli Abruzzi, il maestro, eccetera, eccetera. Nel giro di una settimana un post sui soprannomi dei piloti ce l’avevano anche diversi siti italiani, troppi che ne hanno ripreso non solo l’idea ma pure frasi e battute. Poche idee in certe redazioni.

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