Il bivio di Alonso: la tentazione dell’Indycar e il miraggio di un ritorno al vertice in Formula 1

mercoledì 14 giugno 2017 · Mercato
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Non si contano più i ritiri di Alonso. E il pubblico forse per questo riscopre l’affetto nei confronti del campione che la sorte sta bastonando e demoralizzando: “Sul rettilineo – dice lui – gli altri mi sorpassavano manco fossi una paperella seduta”.

Nando domenica a Montreal è salito in tribuna a ringraziare, lanciare i guanti, firmare autografi. Evidentemente, subisce l’effetto della trasferta di Indianapolis dove i confini tra paddock e pubblico sono meno rigidi e certe iniziative rappresentano la routine. Un gesto – scrive Mario Donnini su Autosprint – “che vale un mondiale”:

Il gesto di Fernando non è casuale o fatto purchessia, ma, al di là delle motivazioni personali, cade nella pienezza dei tempi e ha radici profonde e simboliche, rappresentando, comunque lo si voglia leggere, un gran segno di rispetto di un campione non solo nei confronti dei suoi fans, ma verso il pubblico tutto.

Perché oggi Alonso è di fronte a un bivio: la tentazione dell’Indycar e la permanenza in Formula 1, il miraggio di un ritorno al vertice dopo anni a secco, gli ultimi con la Ferrari e questi – anche più mortificanti – con un progetto che prometteva il tetto del mondo e invece finisce a elemosinare l’appoggio tecnico della Mercedes.

McLaren se l’Honda non risorge ha poco da offrire, Alonso il suo ultimatum l’ha dato: vincere entro settembre oppure niente rinnovo.

Le opzioni per uscire sono dalla sua, il mercato adesso entra nella fase più calda. E imprevedibile.

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