Le qualifiche in Austria, Valsecchi come Maria De Filippi, il fondo piatto della Ferrari

sabato 8 luglio 2017 · Snack news
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In testa regge Bottas davanti a Vettel, la bandiera gialla per lo stop di Grosjean mozza l’attacco alla pole di Spielberg. La classifica della sessione dà Hamilton in P3, la sostituzione del cambio lo sposta cinque posti più dietro, in una zona caldissima, tra Red Bull e Force India.

La pace armata. È già incazzato a dovere Hamilton per la retrocessione, il resto lo fa Valsecchi nelle interviste a caldo, vuole la stretta di mano con Vettel davanti alle telecamere dopo i fatti di Baku. Patetico che neanche Maria De Filippi. Luigino rifiuta, la stampa ci monta un caso. La verità è che la mano se la sono stretta prima, lo provano le riprese dall’alto. E il teatrino si fa una volta sola.

In fondo, in fondo… È cambiata per l’ennesima volta la configurazione del fondo piatto della Ferrari. Il caso ruota intorno ai coltelli in carbonio che si protendono dalle feritoie davanti alle ruote posteriori: la rossa li ha introdotti in Cina per rispondere alle accuse di flessione del fondo, poi li ha modificati in Bahrain. In via ufficiale la polemica non è mai esplosa, però a Spielberg la SF70H s’è presentata con degli elementi metallici in corrispondenza delle feritoie incriminate, allo scopo di aumentare la rigidezza del fondo a scanso di proteste.

Discordoli. Sprezzante della tuta che indossa, Verstappen dice la sua sulla pista di casa della Red Bull: “Questi cordoli non sono da Formula 1”. Non è un mistero: sono progettati per le moto, ma la Formula 1 li trova anche altrove. È una questione che la Fia ha affrontato già l’anno scorso quando le macchine spaccavano le sospensioni per le vibrazioni.

Correlazioni incrociate. Non c’è nessun nesso tra la rottura del cambio e la botta al retrotreno che Hamilton ha preso da Vettel a Baku. L’ha assicurato Wolff nelle interviste in parco chiuso. Prima che i giornalai ci scrivessero un romanzo sopra.

La Cina è vicina. C’è un consorzio cinese che sta lavorando alla costituzione di un team e c’è sempre più interesse nei confronti di quel mercato. Al punto che Brown della McLaren afferma: “Penso ci sia lo spazio per un’altra corsa”.

Elettrico è bello. Con l’acquisizione del team Abt, pure l’Audi si guadagna un posto in Formula E per la prossima stagione. Trova un’altra new entry di peso, la Bmw che a settembre ha stretto l’accordo col team di Andretti. L’elettrico della Fia galoppa, alla faccia di Vettel che nel 2014 aveva detto: “Non penso rappresenti il futuro”.

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