Kvyat alla Ferrari, le offerte di Maranello a Newey, la Formula 1 verso Copenaghen

giovedì 11 gennaio 2018 · Snack news
tempo di lettura: 2 minuti

Il tempo è galantuomo. Cestinato, anzi proprio triturato da Red Bull per fare spazio a Gasly, oggi Kvyat trova una nuova collocazione come pilota di sviluppo della Ferrari. La vita alla fine perdona tutto, Sochi 2016 chi se lo ricorda più. Terza guida resta Giovinazzi.

Fuori uno. Nelle prospettive del cascomercato, il risvolto principale dell’ingaggio di Kvyat a Maranello è un altro: c’è un uomo in meno sul radar della Williams per il 2018. Restano in lizza Kubica e Sirotkin.

L’uomo dei desideri. Per tre volte la Ferrari ha cercato di prendere Adrian Newey, l’ha svelato lui stesso in intervista esclusiva per SkySport: la prima per valutare la partecipazione all’Indycar, la seconda nel 1996 all’arrivo di Todt, l’ultima in tempi più recenti, nel 2014 prima di rinnovare con Red Bull.

Nuovi orizzonti. Chase Carey mercoledì è stato a Copenaghen a colloquio con lo staff che lavora al progetto di un Gran Premio in città per il 2020. Non è un bluff, l’interesse della Danimarca per una corsa in casa c’è davvero. La bozza del circuito ricorda la proposta di Bangkok.

Brexit. E tecnicamente il posto in calendario c’è pure, perché Silverstone l’anno scorso ha fatto valere l’opzione per chiudere il contratto in anticipo: se non si fa avanti un altro circuito, quello del 2019 rischia di essere l’ultimo Gran Premio in Gran Bretagna.

Amarcord. Allo show di Autosport a Birmingham, l’Arrows l’11 gennaio del 2001 svela la prima macchina di Formula 1 a tre posti, nome in codice AX3. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.

Carey, Ferrari, Kvyat, Newey, Silverstone, Williams,