Non è colpa di Raikkonen, ecco cos’è successo alla Ferrari in Bahrain al pit stop… che ha aiutato Vettel

lunedì 9 aprile 2018 · Gran Premi
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Per assurdo, è l’episodio che favorisce la vittoria perché nel parapiglia salta il pit stop di Vettel che allora tira fino al traguardo e – chissà perché chissà per come – nonostante le gomme logore tiene botta e tiene Bottas. È la chiave di lettura che emerge tra le righe del comunicato ufficiale della Ferrari.

Seb had 5 seconds in hand over Bottas, who was aiming to finish the race doing one less stop. (…)

Lap 36 and something you never want to see happened: Kimi came in to change tyres and as he drove off, the mechanic on the left rear wheel was knocked over.

The number 7 car stopped immediately, Seb stayed out on track, but at this time, strategy, racing, counted for much less and with one of our own in the medical centre, the thoughts of everyone in the team went out to him.

È un pasticcio che comunque al meccanico costa tibia e perone, alla Ferrari cinquantamila dollari di multa. Già, ma la colpa di chi è? Raikkonen a Valencia nel 2008 aveva anticipato il verde del semaforino sopra la piazzola, pure là aveva sbattuto a terra uno degli uomini dell’equipe. Stavolta si chiama fuori:

I go when the light is green. I don’t see what happens behind. Unfortunately he got hurt, but my job is to go when the light changes.

E in effetti così è: il semaforino in Bahrain gli dà luce verde. Per cui l’errore sta altrove, nel sistema automatico che legge i sensori delle pistole pneumatiche e la coppia di serraggio del dado.

In quel momento tre gomme sono correttamente cambiate, infilate e bloccate. La quarta è la posteriore destra: ancora non è stata nemmeno sfilata.

La gara di Raikkonen finisce là. E riaccende la discussione su un nodo che già segnalava Marc Priestley, ex McLaren, cinque anni fa: da quando non esiste più il rifornimento manca il tempo cuscinetto che consente di fare certe operazioni con calma. E in sicurezza.

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