Da Monte Mario a Castelfusano: i circuiti sulle strade di Roma… prima della Formula E

venerdì 13 aprile 2018 · Amarcord
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In principio furono le bighe. Poi vennero i motori. Il primo circuito stradale di cui ha traccia la storia di Roma è quello di Monte Mario, 10 chilometri, sotto le mura del Vaticano: ospita il Premio Reale di Roma nel 1925, per un giro mediamente ci vogliono 6 minuti e mezzo.

L’anno dopo la gara si sposta alla collina dei Parioli, nella zona che oggi ospita il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Nemmeno questa è una sede stabile, nel 1928 si va al circuito delle Tre Fontane… dove adesso c’è l’Eur e la pista della Formula E.

Altro cambio in piena epoca fascista: nel 1931 si corre al Littorio, quell’anno là si sfidano in accelerazione l’Alfa Romeo di Nuvolari e un biplano Caproni. E poi ancora alle terme di Caracalla dopo la guerra e alla pineta di Castelfusano nel 1954. Poi lo stop, in città non si corre più, l’evento viene dislocato a Vallelunga.

Passano quasi trent’anni, dopodiché nel 1983 si smuove Enzo Ferrari in persona. E dichiara:

Ho suggerito al sindaco di Roma di candidarsi per una gara di Formula 1 e vivacizzare l’automobilismo romano, da tempo stagnante. Sarei lieto di interessarmi perché il Gran Premio fosse inserito nel calendario mondiale.

Alla fine non se ne fa niente, vincono gli ecologisti, l’automobilismo romano resta stagnante. Fino all’avvento della Formula E che riporta le corse che contano sulle strade della capitale per una prova di maturità.

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