Le Castellet e il Gran Premio di Francia, 10 curiosità che non sapevi di non sapere

giovedì 21 giugno 2018 · Appunti di viaggio
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1. L’identikit. Le Castellet è un villaggio medievale in Provenza, rappresenta una delle principali attrazioni turistiche nel dipartimento del Varo, nel cuore dei vigneti di Bandol, a metà strada tra Marsiglia e Tolone.

2. Le vie dell’olio. Il castello che oggi ospita il municipio apparteneva ai visconti di Marsiglia. Fu venduto durante la rivoluzione francese per essere convertito in frantoio.

3. Ritorno al futuro. La Formula 1 a Le Castellet non è una novità: il circuito è entrato in calendario iridato per la prima volta nel 1971, due anni dopo l’ultimazione dei lavori di costruzione, è intitolato a Paul Ricard che per la Francia è stato un po’ il re degli alcolici.

4. Le altre. Con Le Castellet sono sette in tutto le piste che hanno ospitato il Gran Premio di Francia: Magny Cours, Reims, Rouen, Digione, Clermont Ferrand e Le Mans.

5. Le aspiranti. Ma prima che andasse in porto il contratto per tornare a Le Castellet, Ecclestone ha valutato Disneyland Paris e uno stradale ai Campi Elisi. Nel 2009 s’è arenata l’idea dell’Automobile Valley a Flins-Les Mureaux.

6. Per tutti i gusti. La pista dispone di un sistema d’irrigazione per la pioggia artificiale. Se ne servono le squadre nei test per simulare le condizioni di bagnato.

7. Per tutti i motori. A settembre c’è al Paul Ricard il Bol d’Or, una delle maggiori competizioni motociclistiche di durata: 24 ore di gara, ogni moto è schierata con tre piloti che si danno il cambio.

8. All’avanguardia. È iniziata proprio a Le Castellet la sperimentazione delle barriere TecPro a blocchi in schiuma di polietilene con anima di metallo che rapidamente hanno preso piede su tutte le altre piste del mondiale.

9. Un assaggio di Formula 1. Il 26 novembre del 1982 la Renault offre ai giornalisti che seguono abitualmente il mondiale un test a Le Castellet sulla RE30B. Tra i prescelti c’è anche Giorgio Piola.

10. Plin plin. A Le Castellet nel 1990 la Federazione Internazionale dispone il primo controllo antidoping. Mansell ci mette due ore per riempire una provetta di urina. A proposito: il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.

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